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Questa volta non sono le parole della pallavolista Francesca Marcon che ha occupato, nelle ultime 24 ore, le principali pagine dei quotidiani sportivi.
A portare la sua esperienza è Joao Kisonga, un altro sportivo professionista del basket, trentasettene di Milano.
A causa del vaccino ha subito una perimiocardite acuta con versamento pericardico che l'ha costretto ad un ricovero per oltre un mese con conseguenze sulla sua attività sportiva e lavorativa che ancora oggi non sono risolte.
Dopo una prima dose Astrazeneca, affrontata senza particolari problemi nel mese di aprile, si ritrova il 22 giugno difronte all'emblematica domanda del medico vaccinatore di scegliere tra altri due vaccini disponibili, entrambi comunque di altro genere, passando così da un vaccino a vettore virale ad un altro a tecnologia mRna.
Difronte al suo più che ovvio rifiuto di prendere una decisione così importante, sceglie lo staff dell'hub vaccinale che dopo un breve consulto fa ricadere la scelta su Moderna.
Da lì a poche ore inizia il calvario che nel giro di due settimane costringe Joao ad un lungo ricovero in due note strutture ospedaliere di Milano.