- La Grillo contestata a Milano
Partiamo da un presupposto fondamentale: i novax non esistono.
Un genitore con un figlio danneggiato ha per forza di cose vaccinato.
Pertanto, appare concettualmente impensabile definire “novax” un genitore il cui figlio abbia subito un danno o una reazione avversa in seguito alla somministrazione di una o più vaccinazioni.
Diviti et impera
Non esistono persone ideologicamente contrarie ai vaccini.
Esistono cittadini preoccupati, affamati di libertà in virtù dei principi costituzionali che la sanciscono.
Da una prima analisi è evidente che queste etichette rappresentando il frutto di una campagna di comunicazione mainstream debitamente confezionata per dividere le masse, bollandole e creando faide litigiose tra loro al solo scopo di distogliere l’attenzione dai veri protagonisti di un teatrino veicolato da interessi sovranazionali.
I fatti
Continuano le proteste verso il Ministro della Salute Giulia Grillo, questa volta in visita a Milano per l’inaugurazione di un nuovo reparto presso l’istituto Don Gnocchi (Fonte: ANSA).
Dopo numerosi flash mob che hanno avuto luogo da nord a sud dello stivale, nel silenzio pressoché totale degli organi di stampa, uno striscione di protesta è stato esposto in presenza della inavvicinabile ministra grillina, replicando a quanto da lei recentemente dichiarato circa l'inesistenza dei morti e dei danneggiati da vaccino.
La coerenza
In seguito al cambio di rotta della Ministra sul tema vaccinale, rinnegando persino quanto da lei dichiarato nel 2017, nonché disattendendo le promesse elettorali, al di là della piena assenza di onestà intellettuale, viene palesemente a mancare uno dei capisaldi delle storiche battaglie grilline: la coerenza.
A tale scopo riproponiamo con un certo rammarico (e anche un filo’ di nostalgia) le dichiarazioni della Ministra quando ancora sedeva sui banchi dell’opposizione:
I numeri degli indennizzati
Facendo riferimento ad una interrogazione parlamentare del 2015, troviamo qualche dato sul quale ragionare, nonostante il pavido tentativo di negare l'esistenza dei danni drammaticamente promosso in prima persona dal capo del dicastero che in parte li eroga.
Buona parte resta, invece, a carico delle singole Regioni.
Se non fosse per il profondo rispetto nei confronti delle dolorose vicende umane delle vite spezzate coinvolte nel calvario della legge 210/1992, vi sarebbe del tragicomico condito di incompetenza all’italiana nel constatare l’operato del Ministro.
Tuttavia, è evidente che si tratta di una mossa mediatica appositamente studiata a tavolino per nascondere i danneggiati.
Il futuro dei danneggiati
Nonostante il numero degli indennizzi sia al ribasso rispetto alle reali richieste di riconoscimento del danno, la situazione relativa alle cause di risarcimento fa presagire che i numeri degli indennizzati potrebbe in futuro ridursi ulteriormente, non solo per via dei toni accesi e del clima rovente sul tema in questione che scalda anche le aule dei tribunali e la magistratura (pur ricoprendo un ruolo estremamente delicato), ma soprattutto a causa della carenza di periti.
A questo proposito, la FNOMCEO ha provveduto ad emettere processi di radiazione in tutta Italia nei confronti di massimi esperti, nonché CTU, in danni da vaccinazione, come la Dott.ssa Lesmo e il Dott. Miedico, sulla scia dei dettami previsti dal “documento vaccini” da noi già menzionato.
Che cosa aspettarsi mentre si aspetta?
Così recita il titolo di una commedia recente.
Ebbene, è evidente che ciò che occorre è l’ascolto, il dialogo, il confronto.
Quando le porte della comunicazione sono chiuse, non restano che gli striscioni e le urla di protesta, almeno qualcuno certamente li noterà.