Cronaca sanitaria

DOMANI L'AUTOPSIA A MILANO

Tragedia a Bergamo: bimbo muore, la gemellina ricoverata. Entrambi vaccinati il giorno prima

Tragedia a Bergamo: bimbo muore, la gemellina ricoverata. Entrambi vaccinati il giorno prima
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4 - 7 minuti di lettura

Il dramma a Torre Boldone, una corsa d'urgenza verso l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Due gemellini di soli cinque mesi vengono portati al pronto soccorso su due ambulanze diverse.

Zakaria non ce la fa e muore ancora prima di varcare le porte del pronto soccorso, la sorellina ora è in condizioni meno critiche e sotto osservazione.

La disperazione del padre: «la bambina respirava a fatica, il bambino ho visto che era ancora più grave», e nel racconto emerge la vaccinazione avvenuta meno di ventiquattro ore prima.

L'attenzione mediatica e giudiziaria ora è rivolta alle concause, in attesa dell'autopsia di domani, perchè l'atto medico del giorno prima, per molti, è tra i principali indiziati.

I genitori di Zakaria vivono in queste ore quella sensazione che nessun padre e madre vorrebbero nemmeno mai pensare nei confronti dei propri figli.
Quel senso di colpa per aver dato il consenso a una procedura medica su cui potenzialmente non avevano adeguate informazioni.

Prima dell'inoculazione di un vaccino, come per la maggior parte delle pratiche mediche, viene sottoposto il "consenso informato", un documento che rappresenta la dichiarazione di assunzione di responsabilità, in questo caso del genitore, dopo aver ricevuto tutte le informazioni idonee ai benefici e rischi dell'atto medico.

I NAS hanno aperto un fascicolo e avviato degli accertamenti per comprendere cosa sia realmente successo, prassi in queste circostanze anche in assenza, al momento, di una formale denuncia da parte della famiglia.

Quello che al momento non viene sottolineato dai media è la coincidenza con l'inoculazione di un vaccino, a entrambi i gemellini.
Il giorno prima ai due bimbi era stata somministrata la seconda dose del vaccino esavalente, come da calendario.

Si apprende la disperazione del padre, Jupiter Sow, il quale racconta i momenti drammatici vissuti durante la mattina di sabato presso l'abitazione di Torre Boldone.
«Prima ho sollevato la bimba e mi sono accorto che respirava male. Così ho detto a mia moglie che avremmo dovuto chiamare l’ambulanza. Quando ho sollevato, pochi istanti dopo, anche Zakaria, ho visto che era ancora più grave: respirava con molta fatica».

Come si legge dalle pagine dell'Eco di Bergamo, questi sono stati gli ultimi minuti che il padre ha vissuto con il figlio Zakaria, andato in arresto cardiocircolatorio.
Nonostante i tentativi di rianimazione del padre prima, e del personale del 118 non appena arrivato sul posto, tutto è stato vano, tanto che il bimbo era già arrivato privo di vita al Pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII.

La sorellina gemella pare ora fuori pericolo ed è sotto osservazione per via della febbre e sta subendo tutti gli accertamenti del caso.

Per Zakaria è stata invece predisposta l'autopsia domani a Milano per comprendere come sia stata possibile una morte così improvvisa.
Oggi si possono fare solo ipotesi, ma le circostanze lasciano pochi dubbi.

Venerdì 6 dicembre, quindi solo meno di 24 ore prima, entrambi i bambini erano stati portati al centro vaccinale di Via Borgo Palazzo a Bergamo per l'inoculazione della seconda dose di vaccino previsto ai cinque mesi di vita.
Il calendario vaccinale, peraltro previsto secondo una legge che ne vuole imporre l'obbligo di inoculazione, prevede che nei primi cinque mesi di vita i bambini vedano somministrate ben due dosi di vaccino esavalente.
Questo significa un insieme di vaccini, molti dei quali in co-somministrazione nella stessa seduta.

Al terzo mese di vita un bambino, tramite il vaccino esavalente, riceve:

  • vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare (DTPa)
  • vaccino antipolio inattivato (IPV)
  • vaccino contro il virus dell’epatite B (EP B)
  • vaccino contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae tipo b (Hib)
  • vaccino pneumococcico coniugato (PCV)

Parliamo quindi di un insieme di 7 vaccini inoculati in una unica seduta, che divengono quindi 14 a cinque mesi di vita, ai quali si potrebbero aggiungere altre dosi alla nascita per eventuali categorie ritenute a rischio.

calendario vaccinale

Fonte:  Ministero della Salute

 

Nelle prossime ore assisteremo ad ogni possibile ipotesi pur di non correlare la tragedia alle vaccinazioni.
E' chiaro che per dovizia e trasparenza, fin quando non uscirà il rapporto del medico legale che svolgerà domani l'autopsia, quelle di oggi restano solo supposizioni.

C'è chi parlerà di morte in culla, chi parlerà di un problema respiratorio dovuto a un rigurgito, fino ad arrivare a una generica infezione.

Sulla morte in culla si potrebbe aprire un dibattito, è comunque un evento già raro di suo.
La possibilità che possa avvenire lo stesso giorno, nelle stesse ore, a due gemelli, è totalmente improbabile.

Dalle dichiarazioni rilasciate dal padre si apprende: «Un mese fa non era successo niente  mentre stavolta li abbiamo portati che stavano bene e siamo finiti così. Vogliamo capire cos’è successo».
Non solo il padre quindi chiede verità sull'accaduto, tanto che i Carabinieri di Bergamo hanno sequestrato tutta la documentazione clinica e ora il NAS di Brescia sta iniziando tutti gli accertamenti, compresa anche la vaccinazione avvenuta ventiquattro ore prima della tragedia.

Il padre, sempre attraverso le pagine dell'Eco di Bergamo, dichiara «Dopo la vaccinazione siamo tornati a casa e abbiamo seguito le indicazioni forniteci. Io sono andato al lavoro e ci ha pensato mia moglie. Sabato mattina alle cinque abbiamo dato loro il biberon e mia moglie il latte materno, come avveniva tutti i giorni. Alle sei mi sono messo sul divano. Poco dopo entrambi si sono svegliati e messi a piangere: li ho tranquillizzati e dato loro il ciuccio. Attorno alle nove ho controllato ed entrambi faticavano a respirare. Poi la situazione è precipitata. Avendo seguito un corso di primo soccorso in ditta, ho praticato la rianimazione al mio Zakaria, seguendo le indicazioni telefoniche che mi hanno dato dalla centrale operativa del 118. Purtroppo non è servito».

Certezze potranno arrivare solo dalla autopsia.
Il padre ora chiede di poter sepellire il bimbo in Senegal, paese d'origine della famiglia.
Ora papà Jupiter e mamma Codou dovranno convivere con questa perdita e nel frattempo concentrare tutte le loro attenzioni e forze alla bambina che si è salvata dalla tragedia (oltre che all'altro figlio di tre anni).

Ci poniamo alcune domande, perchè difronte a quella "scienza" che viene sempre citata al cospetto della prevenzione vaccinale, i bambini vengono trattati come fossero tutti con la stessa genetica e medesimo sistema immunitario.
Gli eventi avversi gravi, che possono portare anche al decesso, vengono dichiarati rari.

Ma siamo sicuri sia cosi?

Alcuni epidemiologi affermano che, nonostante il calendario vaccinale evidenzi il 3° (quindi dal 61esimo giorno di vita) e il 5° mese (quindi dal 121esimo giorno) il momento in cui somministrare le due dosi di esavalente, l’intervallo minimo consigliato fra due dosi è di quattro settimane.
Ma non tutti i bambini sono uguali, e non è chiaro quanto tempo sia passato per entrambi i gemellini rispetto alla dose precedente.

Gli intervalli consigliati fra le dosi sono "il risultato di lunghe e accurate sperimentazione cliniche che hanno dimostrato efficacia e sicurezza ottimali rispettando gli intervalli suggeriti".
Questa l'affermazione di un epidemiologo, ma questi studi hanno previsto anche la valutazione di un calendario vaccinale applicato in Italia e rivolto a bambini di origine africana?

Recenti approfondimenti hanno di fatto evidenziato esserci differenze. La popolazione africana ha infatti una sensibilità alle infezioni diversa da quella europea e questa differenza risulta ben evidente nel genoma.

Diversi sono gli studi pubblicati, che vanno anche ad interessare le differenze immunitarie tra africani e europei, così come l'importanza del microbiota legato al sistema immunitario che va a formarsi nei primi mesi di vita.

L'attenzione sul caso resterà alta e rimanderemo gli approfondimenti del caso non appena ci saranno risultati derivanti dalla autopsia.
Nel frattempo un'altro decesso si aggiunge al lungo elenco di bambini che negli ultimi anni hanno incontrato la morte in circostanze alquanto sospette.

Per questa vicenda si è sollevato un interesse abnorme, i genitori in questo momento saranno certamente spaventati per tutta l'attenzione mediatica subita.
La speranza è che le loro scelte e i prossimi passi non vengano condizionati da chi non ha interesse nella diffusione di notizie di cronaca come quella di oggi.

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