Il Blog di Gioia Locati

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Bambini resi più cagionevoli dalle protezioni o “piccoli serbatoi?”

Da un lato la notizia che i bambini piccoli, negli Stati Uniti, si stanno ammalando di più (di raffreddori) da quando hanno smesso di indossare le mascherine. Perciò i medici parlano di immunità compromessa.

Dall’altro la volontà di vaccinare contro il Covid (per la prima o seconda-terza volta) i bimbi più piccoli, altrimenti denominati “serbatoi di virus”, untori in grado di far ammalare (ma due anni fa si diceva uccidere) i nonni. Questo succede in Italia.

In mezzo alle due notizie c’è l’Oceano. Da una parte i medici si chiedono come mai i bambini siano diventati così cagionevoli. E, guardate, alla fine la conclusione è che troppe protezioni fanno male. “L’immunità si indebolisce se non è stimolata – ci spiega l’epidemiologo Stefano Petti – , sembra un paradosso ma è così. Vivere in assenza di microbi è come trovarsi con una gamba ingessata: tolto il gesso la gamba deve riprendere a funzionare”.

Ma nel Paese capofila delle strategie vaccinali prevalgono altre riflessioni. Come mai i piccoli sono sfuggiti alla campagna di iniezioni a tappeto? Si chiedono alla Sip, Società  Italiana di pediatria.

Bambini resi più cagionevoli dalle protezioni o “piccoli serbatoi?”

La sanità senza obblighi nella visione del centro destra

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La sanità senza obblighi nella visione del centro destra

Di cosa ha bisogno la Sanità italiana? Non certo di allontanare i medici del servizio pubblico preferendogli i turni delle cooperative esterne. Neppure di ridurre al lumicino i medici di medicina generale, ingabbiati nello svolgimento di mansioni da burocrati e disincentivandoli dal visitare i pazienti a domicilio.

Uno dei tanti insegnamenti che ci ha lasciato questa pandemia è proprio la consapevolezza dell’importanza della Medicina del territorio.

Ricorderete l’oncologo e professore di Piacenza, Luigi Cavanna, che già nel novembre 2020 si impegnò a visitare i malati seguiti dal suo reparto casa per casa. Tutti i pazienti oncologici del professore, colpiti dalla polmonite da Sars Cov 2, superarono l’infezione. Erano “fragili”, indeboliti dal cancro e dalla chemio ma non sono morti di Covid, al contrario di migliaia di vittime, non fragili, abbandonate ai loro domicili, senza l’assistenza di un medico.

Quante acrobazie per negare i danni da vaccino

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Quante acrobazie per negare i danni da vaccino

È morto a 18 anni, il 31 dicembre scorso, 55 giorni dopo la seconda vaccinazione anti Covid. Ma per Aifa non esiste. Il suo caso non compare nemmeno tra i decessi “scartati”, quelli segnalati e non correlati alla vaccinazione. L’autopsia richiesta dal giudice dopo la denuncia della famiglia attribuisce il decesso a “causa naturale” pur con “la presenza istologica di pericardite e miocardite”. Il ragazzo era sano, studiava e viveva con il padre a Londra dove si era vaccinato, la prima volta l’11 settembre e la seconda il 6 novembre 2021 (entrambe con Pfizer e senza accusare alcun malessere).

Ma il 31 dicembre era in Italia, dalla madre, quando è stato trovato morto dal fratello, poco prima di pranzo. Dopo il parere del medico legale, il Pm chiede l’archiviazione. Ma l’avvocato della famiglia si oppone. La perizia di parte ha prodotto altri documenti, l’esclusione di un nesso causale va valutato in modo più approfondito. Secondo Eugenio Sinesio, cardiologo ed ematologo e co-firmatario della perizia, ad esempio, vi sarebbero prove che fanno incorrere Aifa in errori.

Il governo dimissionario regala 100 milioni a Bill Gates

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Il governo dimissionario regala 100 milioni a Bill Gates

Per sapere cosa ci attende dopo il voto del 25 settembre è utile sapere che il governo dimissionario sta continuando a legiferare non solo su “questioni correnti”. Ci riferiamo alla sostanziosa donazione di 100 milioni di euro alla Fondazione Gavi di Mr Bill Gates che si occupa di distribuire vaccini ai Paesi poveri. (Sembrerebbe una buona cosa se non fosse che lo scorso gennaio la stessa Gavi ha regalato all’Africa vaccini quasi scaduti e che 100 milioni di dosi sono state bruciate nei falò).

Il nuovo aiuto economico è stato inserito in sordina nel decreto-legge 115 del 9 agosto 2022 dedicato alle misure urgenti su “energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali» (il cosiddetto Decreto Aiuti Bis).

Non se ne è parlato, no, siamo in campagna elettorale. Si vede che si tratta di un regalo di cui non vantarsi…

Eventi avversi gravi, per Aifa sono 328. Ma dimentica 41.139 ricoverati

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Eventi avversi gravi, per Aifa sono 328. Ma dimentica 41.139 ricoverati

Nell’ultimo report dedicato alla farmacovigilanza passiva dei vaccini anti Covid, Aifa distingue, come prassi, fra le reazioni sospette e quelle che invece sono riconosciute come causalmente correlate alle vaccinazioni.

Anche in questo caso, però, emerge una mastodontica incongruenza con quanto riportato dall’ Istituto Superiore di Sanità, proprio come abbiamo visto nel calcolo dei deceduti Covid vaccinati con ciclo completo (vedi post precedente).

Per Aifa, nel trimestre preso in esame (aprile maggio giugno), sono 328 gli eventi avversi gravi causati dalle vaccinazioni, mentre per l’ISS sono all’incirca 126 volte di più.

Vaccinati deceduti per Covid: sono 4.810 per l’ISS, uno per l’Aifa

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Vaccinati deceduti per Covid: sono 4.810 per l’ISS, uno per l’Aifa

Uno vale uno. Anzi, no: 4.810 vale 1.

La differenza riguarda le persone decedute con diagnosi Covid 19 e/o complicanze che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazione. Questi casi sono definiti “fallimenti vaccinali”.

Secondo Aifa vi è stato un solo fallimento vaccinale. L’agenzia riporta di un 83enne deceduto per complicanze da Covid benché abbia fatto tre dosi di vaccino nei cinque mesi precedenti. Si trova a pag 12 del report di vigilanza passiva appena divulgato e riferito all’ultimo trimestre.

Vaiolo, è emergenza sanitaria globale ma solo per Tedros

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Vaiolo, è emergenza sanitaria globale ma solo per Tedros

Tedros Adhanom Ghebreyesus è il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha dichiarato pochi giorni fa che la diffusione del vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria mondiale (PHEIC), ma lo ha deciso da solo. Il comitato consultivo dell’OMS – nato proprio per valutare le situazioni di emergenza e prendere provvedimenti – non era d’accordo.

“Questa è la prima volta dal 2005, da quando è stato creato il sistema PHEIC che l’agenzia si esprime senza il parere di una maggioranza dell’assemblea”, scrive Science.

Il comitato di emergenza dell’OMS, si è riunito il 21 luglio senza raggiungere il consenso, ma Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una conferenza stampa e stabilito il PHEIC per il vaiolo delle scimmie.

Le parole di Tedros:

“Abbiamo un focolaio che si è diffuso rapidamente in tutto il mondo (70 Paesi) attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco e che soddisfa i criteri delle normative sanitarie internazionali'”. E poi:

“Sono consapevole che ci sono opinioni divergenti tra i membri del comitato”.

Quarta dose, così la FDA boccia i vaccini per le varianti

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Quarta dose, così la FDA boccia i vaccini per le varianti

C’è tanta confusione sui vaccini da somministrare in autunno. È di pochi giorni fa la notizia che la FDA, agenzia regolatoria americana, ha bocciato gli ultimi preparati di Pfizer e Moderna. Il motivo? Entrambe le big pharma avevano prodotto e sperimentato il bivalente contenente il virus Wuhan, cioè il Sars Cov 2 dell’esordio, ormai scomparso, abbinato alla variante omicron ba.1 e hanno sottoposto i vaccini all’approvazione della FDA.

In sintesi, la FDA ha fatto notare che omicron ba.1 era diffusa al 35% a marzo, ed è sparita a giugno, e adesso circolano omicron ba.4 e ba.5: da qui la richiesta della FDA alle case farmaceutiche di realizzare un bivalente con queste due.

Insomma, i vaccini per una variante sparita a giugno, la ba.1, sono già superati.

Vaccini ai bambini, perché alcuni medici sono seriamente preoccupati

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Vaccini ai bambini, perché alcuni medici sono seriamente preoccupati

”Perché vorreste vaccinare i bambini piccoli contro la Covid?”

Si chiedono i 76 medici del Regno Unito che hanno inviato una lettera alle autorità sanitarie motivando le ragioni per non farlo.

”Perché volete, se ogni nuova variante del Sars Cov 2 è sempre meno virulenta e se vi sono diverse evidenze della scarsa efficacia di questi vaccini? E se nel contempo aumentano le preoccupazioni sugli effetti a lungo termine? Perché insistete, se la stragrande maggioranza dei piccoli che volete vaccinare è già entrata in contatto con il virus?”

I 76 medici ricordano alle autorità che l’azienda Pfizer ha presentato alla FDA una documentazione lacunosa. Ad esempio, “non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo placebo e quello vaccinato né fra i partecipanti di età 6-23 mesi né nei bambini di 2-4 anni anche dopo la terza dose. Sorprendentemente i risultati si basavano su soli tre partecipanti nel gruppo di età più giovane (1 vaccinato e 2 placebo) e solo sette partecipanti nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni (2 vaccinati e 5 placebo).

Lo stesso produttore Pfizer ha dichiarato che i numeri sono troppo bassi per trarre conclusioni sicure.

Perché dunque volete vaccinare i bambini?

Nell’intero periodo dalla prima dose in poi (vedere a pagina 39 Tabelle 19 e 20), ci sono stati un totale di 225 bambini infetti nel braccio vaccinato e 150 nel braccio placebo, con un’efficacia calcolata del vaccino di solo il 25% (14 % per i 6-23 mesi e 33% per i 2-4).

Quando si parla di sicurezza, i dati sono ancora più scarsi: solo 1057 bambini, alcuni non in doppio cieco, sono stati seguiti per soli 2 mesi”. Cioè i familiari dei bambini e gli esaminatori sapevano chi era vaccinato e chi no e questo, come ci ha spiegato l’epidemiologo Stefano Petti, “compromette l’obiettività del trial perchè chi è favorevole al vaccino tende a sminuire gli eventi avversi e chi è, invece è contrario, potrebbe esagerarne la portata”. Niente a che fare con il metodo scientifico, insomma.

“Perché la FDA ha ritenuto che tutto ciò rappresenti una prova sufficiente per vaccinare i bambini? “ Continuano i medici.

”È interessante notare che Svezia e Norvegia non raccomandano il vaccino per i 5-11 anni e l’Olanda non lo consiglia per i bambini che hanno già avuto il Covid-19. Il direttore dell’Autorità danese per la salute e i medicinali ha dichiarato di recente che, per quanto ora si sa, la decisione di vaccinare i bambini è stata un errore. Il Belgio, in gennaio, ha sospeso le vaccinazioni Moderna al di sotto dei 31 anni perché le miocarditi erano più frequenti dei benefici delle iniezioni”. Qui.

Aggiungiamo noi, notizia delle ultime ore, che l’Uruguay ha sospeso le vaccinazioni agli under 13 dopo che un giudice ha chiesto al governo di pubblicare i contratti con Pfizer. (Pare che, nonostante la sentenza, la Pfizer non voglia renderli pubblici).

Gli autori precisano:

  • “In tutto il 2020 e il 2021, non è morto un solo bambino tra 1 e 9 anni in cui Covid-19 era l’unica diagnosi sul certificato di morte, secondo i dati dell’ONS.
  • Uno studio dettagliato in Inghilterra dal 1 marzo 2020  al 1 marzo 2021  ha rilevato che solo 6 bambini di età inferiore ai 18 anni sono morti senza comorbidità. Non ci sono stati decessi di età compresa tra 1 e 4 anni.
  • I bambini eliminano il virus più facilmente degli adulti.
  • I bambini sviluppano risposte immunitarie efficaci, robuste e sostenute.
  • Dall’arrivo della variante Omicron, le infezioni sono state generalmente molto più lievi. Questo vale anche per i non vaccinati sotto i 5 anni.
  • Entro giugno 2022 si stima che l’89% dei bambini di età compresa tra 1 e 4 anni avesse già avuto l’infezione da SARS-CoV-2.
  • Dati recenti provenienti da Israele mostrano un’eccellente immunità di lunga durata dopo l’infezione nei bambini, specialmente tra i 5 e gli 11 anni.
  • Negli adulti è diventato evidente che l’efficacia del vaccino diminuisce costantemente nel tempo, rendendo necessari richiami a intervalli regolari. In particolare, l’efficacia del vaccino è diminuita più rapidamente contro le ultime varianti di Omicron”. 

La preoccupazione sugli eventi avversi

Sugli eventi avversi i medici scrivono: “Sebbene la miocardite post-vaccinazione sembri essere meno comune nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni rispetto ai bambini più grandi, è comunque aumentata. Le risonanze cardiache sugli adolescenti con pericardite, fino a 7 mesi dall’esordio, mostrano che si tratta di malattia tutt’altro che lieve”.

Gli autori informano che “la Pfitzer è tenuta, dalle condizioni post autorizzazione per l’età 5-11 anni, a informare sul rischio miocardite. In particolare l’azienda dovrebbe condurre studi sulla miocardite ma i risultati verranno resi pubblici non prima del 2027”.

I professionisti ammettono di essere preoccupati dagli effetti del vaccino sul sistema immunitario.

“Ci sono prove dell’interruzione indotta dal vaccino delle risposte immunitarie sia innate che adattive”. Qui.

I medici esprimono anche preoccupazione sulla funzionalità del sistema riproduttivo, dato che, “dopo la vaccinazione, sono emerse riduzioni del numero degli spermatozoi mobili”.

Dichiarano inoltre:  “L’omissione completa di informazioni che spieghino al pubblico la diversa e nuova tecnologia utilizzata nei vaccini Covid-19 rispetto ai vaccini standard e la mancata comunicazione della mancanza di dati sulla sicurezza a lungo termine, rasenta la disinformazione”.

Il calo di credibilità delle istituzioni

Secondo i 76 medici del Regno Unito l’introduzione dei nuovi vaccini a base genetica non necessari sui bambini piccoli rischia di minare seriamente la fiducia dei genitori nell’intero programma di immunizzazione. Poi, aggiungono, “la scarsa qualità dei dati presentati da Pfizer rischia di screditare l’industria farmaceutica e, insieme, le autorità di regolamentazione che hanno autorizzato il prodotto”.

La pubblicità dei vaccini ai bambini non è etica e viola il consenso informato

Nel Regno Unito (ma anche in Italia) è vietato pubblicizzare i farmaci soggetti a prescrizione medica. Sui vaccini non esiste alcun regolamento, tuttavia ogni campagna pubblicitaria ha delle regole precise. I bambini sotto i 16 anni non devono essere destinatari di messaggi che non possono comprendere. Ma nel Regno Unito circolano poster di cartoni animati che mostrano i supereroi vaccinati.

I 76 medici inglesi riflettono sui messaggi manipolativi: gli spot fanno credere ai bimbi che chi non si vaccina non è un supereroe.

Per i medici la pubblicità dei supereroi viola le regole sulla pubblicità rivolte ai bambini e mina il consenso informato.

Morti da vaccino, in Gran Bretagna arrivano i primi risarcimenti

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Morti da vaccino, in Gran Bretagna arrivano i primi risarcimenti

Una vita spezzata vale 120mila sterline (140mila euro). È questa la cifra che il Regno Unito ha deciso di rimborsare ai familiari delle vittime da vaccinazione anti Covid.

Lo divulga il British Medical Journal, il 24 giugno, annunciando il via ai primi risarcimenti: “Non solo alle famiglie che hanno subito un lutto ma anche alle persone che sono state danneggiate, a seguito di un vaccino contro il Covid-19”. Il 20 maggio erano arrivate 1681 richieste.

Leggiamo:

“Si ritiene che Vikki Spit della Cumbria sia la prima persona a ricevere un risarcimento, dopo che il suo partner di 48 anni, Zion, si ammalò otto giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. Zion, un ex cantante rock, è morto alla Royal Victoria Infirmary di Newcastle nel maggio 2021. Altre persone hanno ricevuto pagamenti negli ultimi giorni nell’ambito del regime di pagamento dei danni da vaccino (VDPS) del governo, fino a un massimo di £ 120.000.

Sarah Moore, partner dello studio legale Hausfeld, che rappresenta i danneggiati, ha detto a The BMJ che è stato un momento importante. ‘Sebbene queste cifre siano modeste, e serviranno ben poco per alleviare le difficoltà finanziarie con cui molte famiglie stanno ora lottando a causa di un infortunio o di un lutto, il fatto del pagamento per alcune segnerà un momento di riscatto poiché è il riconoscimento più chiaro finora, da parte del governo, che in alcuni rari casi i vaccini covid-19 hanno causato lesioni o morte molto significative’.”

È precisato che la maggior parte dei pagamenti è avvenuta a seguito di trombocitopenie trombotiche immunitarie o di trombosi del seno venoso cerebrale (CVST) avvenute dopo la vaccinazione. Ma che c’è stato un risarcimento anche per chi aveva sviluppato la sindrome di Guillain-Barré.

In Gran Bretagna si può fare richiesta di risarcimento qui.

L’articolo spiega che le valutazioni sono svolte da un perito indipendente e che ogni pratica richiede sei mesi di tempo per esaminare le cartelle cliniche, visto che “i vaccini contro il Covid sono nuovi”. Ma si dice anche che il team di personale dedicato verrà ampliato per velocizzare il lavoro.

Vi lascio continuare nella lettura.

Chiediamoci come si comporterà il governo italiano davanti alle stesse richieste.

Chiediamoci quando cesserà la persecuzione nei confronti dei sanitari che non hanno accettato il rischio dei vaccini nuovi e che, per punizione, sono ancora sospesi, senza stipendio e senza alcun sussidio familiare.

 

Se l’Ordine crea disordine

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Se l’Ordine crea disordine

La notizia che segue può essere vista anche come uno spaccato dell’animo umano di questo momento storico. Guai a perdere una o più poltrone… si diventa disposti a tutto per mantenerle, perfino a dispetto delle regole.

Stiamo parlando dell’Ordine dei Medici di Torino dove l’11 aprile scorso il bilancio è stato bocciato dai presenti con 129 voti e 89 contrari. Ma il colpo, come si suol dire, non è stato incassato. Il consiglio direttivo ha ignorato la bocciatura e convocato una successiva assemblea il 14 giugno pretendendo di indire nuove votazioni.

Se il diritto di famiglia dipende da un vaccino

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Se il diritto di famiglia dipende da un vaccino

Certe notizie di cronaca non si dovrebbero dare, dicevano i maestri del giornalismo, perché c’è il rischio emulazione.

Davanti alla notizia che sto per darvi mi sono interrogata su questa eventualità ma alla fine è prevalsa l’importanza di discuterne. Lasciamo, infine, ai lettori intuire che cosa ci sia da emulare.

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