Lettere alla redazione

Altre notizie

1 - 2 minuti di lettura

La medicina del futuro. Tra verità e menzogna! Conferenza del 22 marzo a Torino

Non può trovare altro che migliore collocazione, in queste ore convulse in cui l'infodemia sul coronavirus sta spaziando ogni dove in Italia e all'estero, la prossima conferenza che si terrà a Torino il 22 marzo 2020.
Con la presenza di importanti relatori, gli organizzatori ci hanno inviato le informazioni, la locandina e un comunicato che con piacere pubblichiamo per i nostri lettori.

La medicina del futuro. Tra verità e menzogna! Conferenza del 22 marzo a Torino

Due anni dalla scomparsa del Prof. Giuseppe Genovesi, medico specialista di endocrinologia, immunologia

1 - 2 minuti di lettura
Due anni dalla scomparsa del Prof. Giuseppe Genovesi, medico specialista di endocrinologia, immunologia

Due anni fa in questo stesso giorno ci ha lasciato il Professor Giuseppe Genovesi, medico e specialista in endocrinologia immunologia e psichiatria.

Era un medico altamente specializzato, ma era anche un uomo innamorato del sapere e che ha investito tante energie nella ricerca e nella divulgazione scientifica.

#Meningite: gestire una psicosi di massa. La reazione dei comitati e le associazioni lombarde

3 - 6 minuti di lettura
#Meningite: gestire una psicosi di massa. La reazione dei comitati e le associazioni lombarde

I casi di meningite registrati nei giorni scorsi in alcuni paesi sul confine tra Brescia e Bergamo hanno scatenato una psicosi di massa.
I centri vaccinali di alcuni comuni sono stati presi d'assalto nonostante le istituzioni avessero fin da subito chiarito che non c'era alcuna emergenza.
Nonostante qualche giornalista abbia dichiarato la "sconfitta dei no vax", confermando nuovamente che l'isteria e le fazioni sono più alimentati da chi fa scarsa informazione, le reazioni dei comitati e associazioni sul territorio non hanno tardato ad arrivare.

CRELDIS, il Coordinamento Regione Lombardia Diritti e Salute, costituitosi proprio nel 2019, ha così inviato una lettera aperta, tramite la propria rappresentanza legale, a tutti i dirigenti scolastici degli Istituti Superiori della zona.
L'intento, richiamare l'attenzione dei Dirigenti Scolastici dei vari istituti sulle loro responsabilità: delegare alle scuole, quindi alla stessa direzione, le responsabilità di effettuare un trattamento farmacologico presso una sede di fatto totalmente inadeguata, apre le porte a riflessioni importanti qualora dovessero verificarsi eventi o reazioni avverse.

Il coordinamento regionale invia alla redazione la lettera aperta che integralmente pubblichiamo:

Delirio di onnipotenza di un medico, viene meno il consenso informato

3 - 5 minuti di lettura
Delirio di onnipotenza di un medico, viene meno il consenso informato

La legge 119 è sbagliata fin dal suo esordio. Come tante, legate al sistema sanitario, dimostra i suoi errori di contenuto e di forma più passa il tempo.
In soli due anni, la volontà è stata quella di imporre un clima di terrore che ha portato famiglie alla vaccinazione, ma senza un consenso informato e libero.

La rincorsa alla vaccinazione è derivata più dal ricatto, piuttosto che per una reale convinzione.
Le famiglie che tuttora stanno contrastando la legge sono ancora tutte li e sono moltissime in Italia.
Portano avanti la propria battaglia evidenziando le lacune e gli interessi che ruotano dietro a certe normative, che spesso non collimano con la volontà reale di migliorare la salute e il benessere dei cittadini.

La legge era mirata al loro "recupero", essendo considerate famiglie inadempienti, ma gli effetti si stanno scatenando anche nei confronti di quei genitori che mai avevano manifestato contrarietà alla prevenzione attraverso i vaccini.

Una delle testimonianze la pubblichiamo oggi, arriva dalla Lombardia. Ci chiediamo se chi ha in carico la sanità regionale, è consapevole di quanto succede presso i centri vaccinali di tutta Italia, tra imposizioni di vaccini non idonei e comportamenti come quelli che vi raccontiamo:

 

Gentili signori,
In data 18/11/2019 avevo appuntamento presso il centro vaccinale di ************** per la vaccinazione dei 12/15 mesi di mia figlia.

Da calendario vaccinale erano previste MORBILLO-PAROTITE-ROSOLIA + VARICELLA + MENINGOCOCCO C.

Sono arrivata coi fogli compilati e firmati:

 

ACCETTO

NON ACCETTO

MPR

X

 

MPR + VAR

 

 X



Il medico che mi accoglie nella stanza mi informa che c’era da fare anche il meningocco c e io gli comunico che, pur essendo favorevole alle vaccinazioni, preferirei una diversa somministrazione delle stesse.

Lui mi apostrofa con tono seccato: «e cosa aspetta? Si muore lo sa?!?».
Rimango senza parole, ma confermo che preferisco aspettare e farla più avanti.

L’infermiera mi chiede allora se potevamo procedere con MPR+VAR e chiedo gentilmente se fosse possibile eseguire esclusivamente MPR.

A quel punto il dott. ********, indignato, mi dice di tornare quando ci sarà un altro medico.

Chiedo spiegazioni e mi risponde con tono sostenuto che lui da medico fa le vaccinazioni «come Dio comanda, non come comandano gli altri» e continua dicendo che visto che si possono fare insieme non capisce perché si debbano fare divise.

Si alza e lascia posto all’infermiera perché mi dia un’altra data.

… Qualche considerazione ….

Uscendo dall’ambulatorio prima di tutto mi sono chiesta ”..ma un medico si può rifiutare di vaccinare un bambino?”
Non mi sembra di aver chiesto di violare la sua morale personale o l’etica professionale, ma solo di rispettare la mia richiesta.

D’altronde firmando il consenso sono io genitore a prendermi la responsabilità quindi perché non posso decidere se dilazionare nel tempo 5 diversi vaccini?

Tengo a sottolineare che l’episodio è avvenuto parola per parola così come descritto e che, con nessuna vena polemica o altro mi sono rivolta a quel medico; eppure mi sono sentita trattata con sufficienza e arroganza.

Io non ho una laurea in medicina ma spero che la libertà di scelta sulla vita dei miei figli non mi venga negata.

Ritengo che se il Ministero della Sanità vuole tranquillizzare i genitori sulla necessità dei vaccini non è con un clima di terrore e presunzione che otterrà questo risultato e che, forse, i dubbi di tanti sulla speculazione, diventino certezze quando capitano episodi di questo tipo.

Grazie dell’attenzione.

Cordiali saluti,

Lettera firmata

 

Alcune precisazioni da parte della redazione.
La lettera spedita alla nostra attenzione è firmata, viene citato il centro vaccinale di competenza sul territorio lombardo, e viene fatto anche nome e cognome del medico.

Il nostro scopo è fare informazione, non gogna pubblica, mirata a far riflettere chi decide i protocolli e soprattutto come gestire il  rapporto medico / paziente.

Il consenso dell'interessato, a subire un trattamento terapeutico, è il presupposto di legittimità dell'azione del medico.
La libera scelta di sottoporsi ad interventi è, infatti, tutelata dalla Costituzione (art. 32) e dalla legge.
Il consenso deve essere libero, consapevole e informato e può essere revocato in qualunque momento.
In caso di intervento senza consenso, il medico (a prescindere dall'esito dell'intervento) può andare incontro a richieste di risarcimento del danno e, in determinati casi, anche a responsabilità penale.

Vige il principio per il quale nessuno può essere sottoposto a trattamenti medici contro la sua volontà.
Nel caso specifico, parliamo di una madre, consapevole, che decide in libertà di vaccinare la figlia, ma secondo il calendario vaccinale e non secondo il delirio di onnipotenza di un medico che pensa di porsi sopra i protocolli che lui stesso deve rispettare.

Il Consenso Informato lo firma il genitore, con uno scarico di responsabilità da parte dello stesso medico che però viene, in un caso come questo, a imporsi laddove non ce ne sia necessità.
Questo, come detto, è il risultato di un clima di terrore a cui nemmeno il Ministero della Salute sta dimostrando di saperci mettere una pezza.

Nell'ipotesi qualcuno volesse fare luce sull'accaduto, previo autorizzazione della famiglia che ha subito il comportamento lesivo del medico, saremo a disposizione per approfondimenti.

... non è di mio interesse avere ragione, pretendo solo il diritto all’autodeterminazione e la possibilità di educare mia figlia

3 - 5 minuti di lettura
... non è di mio interesse avere ragione, pretendo solo il diritto all’autodeterminazione e la possibilità di educare mia figlia

Lo sport agonistico non è cosa per tutti, ma quando una bambina intraprende liberamente questa strada, con l'appoggio dei propri genitori, ha la possibilità di conoscere un mondo duro fisicamente, ma fatto anche di gratificazioni.
Le difficoltà capitano, anche spesso, ma quando queste avvengono a regola d'arte, a seguito di una costrizione e in nome di una legge sbagliata, diventa una discriminazione.

Pubblichiamo la lettera di una mamma che ha mandato alla nostra redazione il percorso fatto dalla figlia. Non aggiungiamo altro per non stravolgere le parole e il sentimento che emergono da questo scritto.

Vittime del dovere

1 minuto di lettura
Vittime del dovere

Mai come in questi giorni trova collocazione il titolo dell'evento che portiamo all'attenzione dei nostri lettori.
Ma in questo caso le vittime sono quelle portate in evidenza dalla Commissione Uranio Impoverito, di cui ha fatto parte l'Onorevole Ivan Catalano nella veste di vice presidente e che sarà presente in qualità di relatore.

Bimbi strappati: fiaccolata a Treviso venerdì 26 luglio

2 - 4 minuti di lettura
Bimbi strappati: fiaccolata a Treviso venerdì 26 luglio

Riceviamo in redazione e come da richiesta pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa con tutti gli allegati. La Redazione di Informazione Libera Press si stringe attorno ai familiari oggetto degli abusi raccontati nell'inchiesta Angeli e Demoni.

Bimbi strappati: fiaccolata a Treviso venerdì 26 luglio 
L'inchiesta “Angeli e Demoni” ha scoperchiato in Emilia Romagna una realtà orrenda di abusi e soprusi perpetrati dalle istituzioni ai danni dei bambini e delle loro famiglie.

Minori rapiti alla famiglia, manipolati nell’intimo, rinchiusi in strutture ad alto contenimento, costretti ad assumere psicofarmaci, impediti ad incontrare i propri cari per anni e magari per sempre. Perché?

In seguito a una semplice richiesta di aiuto ai servizi sociali, o a una segnalazione da terze parti non verificata, per i motivi più futili e spesso inventati o montati ad arte.

Psichiatri, psicologi, assistenti sociali, sostenuti da giudici e amministratori pubblici compiacenti, hanno creato un vero e proprio sistema organizzato per appropriarsi dei bambini altrui per vergognosi fini ideologici ed economici. 

Un enorme giro di affari, e di voti, sulla pelle degli indifesi. [nota 1]

Secondo un'indagine parlamentare, in Italia sono davvero una minoranza le vittime di abuso e maltrattamenti rispetto alle altre motivazioni di pregiudizio; la frase che spesso si legge nelle relazioni/perizie risulta essere “inidoneità genitoriale” (spesso riconducibile a motivazioni di natura economica o abitativa). [nota 2] 
Dai dati in nostro possesso risultano oltre 2000 i bambini affidati in Regione Veneto, di questi oltre 658 risultano collocati in comunità (es. case famiglia)[nota 3]

È lecito domandarsi come funziona qui il sistema degli affidi?
In particolare ci domandiamo se questi bambini siano stati tutti oggetto di maltrattamenti in famiglia.
Per non dimenticare le piccole vittime del “sistema” Bibbiano - Val d’Enza, degli altri sistemi analoghi che lo hanno preceduto (Mirandola, Massa Finalese, Rignano Flaminio, Sagliano, il Forteto) e di tutti quelli ancora nascosti sotto l’omertà di troppi ed il silenzio dei media, per non dimenticare i tanti genitori incolpevoli e disperati che non riescono a rivedere i loro figli, per far sentire loro che non sono soli, ma che c’è un’Italia indignata che soffre con loro, che sta dalla loro parte e li sostiene, un gruppo di genitori veneti organizza una fiaccolata a Treviso venerdì 26 luglio alle ore 19:30.
Chiediamo Verità e Giustizia. Chiediamo sia data voce alle vittime di questi crimini infami. Chiediamo che non cali il silenzio, come alcuni vorrebbero.
Chiediamo che i minori indebitamente sottratti alla famiglia siano restituiti al più presto ai loro papà e alle loro mamme.
Chiediamo alle istituzioni e agli amministratori di vigilare e monitorare per prevenire le distorsioni del sistema.
Quei genitori potremmo essere tutti noi.

Per ulteriori informazioni inerenti la Fiaccolata, contattare i referenti.

Stefania - 333 7459388
Viviana - 333 7493619
Paolo - 335 5280931

Nota principale: Si precisa che tutti i dati riguardo al numero dei minori allontanati sono stati gentilmente forniti dall'Associazione MovimentiAMOci di Vicenza, presidente sig.ra Emanuela Natoli  movimentiamocivicenza@gmail.com alla quale si rimanda per ogni delucidazione in merito alle fonti. 

[nota 1] Vengono tolti anche dagli altri punti di riferimento in famiglia, come nonni, zii, e parenti fino al terzo grado.
[nota 2] Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza dei minori allontanati ancora del 2018, vedere allegato N° 2
[nota 3] questi dati sono frutto di una risposta da parte della Regione Veneto a una interrogazione/accesso agli atti del consigliere regionale Manuel Brusco (M5S) collaborando con l’associazione MovimentiAMOci Vicenza che ha poi avviato con il dott. Massimo Rosselli del Turco uno studio dei dati, evidenziandone le criticità (dati al 31/12/2017), vedere allegato N° 3
   
  ALLEGATI
Allegato 1: pdfLOCANDINA
Allegato 2: pdfRisposta interrogazione allontanamento minori
Allegato 3: pdfQuaderno n. 30 - Statistiche 2017 Regione Veneto
Allegato 4: pdfComunicato Stampa
 

 

Pensieri su uno Stato alla deriva

2 - 3 minuti di lettura
Pensieri su uno Stato alla deriva

Gentile Redazione,

Da cittadina indignata e disorientata, condivido pubblicamente in questa lettera alcuni pensieri, forse confusi, emersi dentro di me.

Ho assistito con sgomento alle notizie riguardanti gli atroci fatti di Bibbiano.

Ho reagito con sdegno alle numerose bassezze di alcuni esponenti politici, ultima in ordine di tempo, la moda di vaccinarsi in bella mostra,  in diretta televisiva, come il Sen. leghista Arrigoni e il Consigliere pentastellato lombardo Mammí.

Bambini strumentalizzati, feriti, abusati, segnati per sempre.

Atti di violenza fisica e psicologica. Irreversibili, indelebili. 

Davvero credo si stia toccando il fondo, generando una profonda sfiducia nelle istituzioni, un abisso incolmabile tra noi e lo Stato, a causa dell’operato discutibile dei suoi rappresentanti.

Cosa è diventato lo Stato per i cittadini?

Lo Stato dovrebbe tutelarci, garantendo la sicurezza, la salute collettiva, salvaguardando l’incolumità di tutti i cittadini.

Penso alla nostra costituzione, a coloro che l’hanno redatta, all’impegno proferito per renderla così perfetta.

Noi italiani dovremmo esserne orgogliosi!

Poi rifletto sugli accadimenti degli ultimi tempi e sulla situazione italiana riguardo numerosi fronti, in particolare quelli che toccano i nostri figli e il loro futuro.

Penso alla vicenda di Bibbiano, alle tribolazioni dei genitori per le iscrizioni ad asili e materne in seguito all’entrata in vigore della legge 119/2017 sul l’obbligo vaccinale, alle manifestazioni per salvaguardare il diritto alla libertà di scelta.

Penso agli ospedali e ai pronto soccorso esageratamente affollati, ai medici che sovente nemmeno ci visitano, ma prescrivono medicinali seguendo stretti protocolli.

Penso alle sofferenze dei migranti oggetto di liti tra partiti, alla mercé della più becera propaganda sulla pelle dei nati nella parte povera del mondo.

Penso alle autostrade e ai ponti pericolanti non manutenuti  a dovere, che ormai troppo spesso si sgretolano sotto i nostri piedi, davanti ai nostri occhi.

È cambiato il modo di concepire e relazionarci con lo stato!

Mi sono resa conto che tutti noi ci stiamo difendendo da esso, in un modo o nell’altro, e che quotidianamente si allunga la distanza tra noi e “lui”, creando un abisso, una voragine incolmabile tra cittadini e istituzioni.

Ma lo Stato non dovremmo essere noi?!

I giovani fuggono all’estero, della “cosa comune” non importa più a nessuno, perché non è più comune, è “loro”.

“Loro”, della casta, una élite di nominati senza interessi profondi per l’incarico ricevuto, molti dei quali rivelatisi politici parassiti, ipocriti, millantatori, che si fanno eleggere per arricchire le loro tasche, per mettere le mani sulle “cose publiche” e usufruirne a proprio vantaggio.

È l’implosione della democrazia che distrugge i 139 articoli (anzi 134 perché 5 sono stati abrogati) della nostra cara costituzione, esempio di virtù e perfezione in cui hanno creduto coloro che l’hanno formulata (la nostra dimenticata costituente)!

E ora, non ci resta che raccogliere i cocci e continuare a lottare per salvare il salvabile, sembrerà banale ma “nessuno si salva da solo”, a meno che la consapevolezza non si insinui nelle menti, anche quelle più restie all’ascolto, creando dubbi e risvegliando i cuori, generando così un piccolo miracolo, dal singolo cittadino alla nuova collettività.

Lettera aperta al Comune di Forlì

2 - 3 minuti di lettura
Lettera aperta al Comune di Forlì

Da un quotidiano locale di Forlì si apprende che il Comune sarebbe in procinto di svolgere una azione che non può trovare alcun tipo di adesione e appartenenza da parte di chi comprende il significato di benessere dei bambini, dell'importanza dell'inclusione scolastica e del percorso didattico e pedagogico ai quali i bambini devono essere resi partecipi.
Il COMITATO LIBERO PER TUTTI invia una lettera aperta rivolta al Comune e a tutti i quotidiani locali.
La Redazione di Informazione Libera Press da spazio al comunicato per rendere partecipe sia la comunità locale sia quella nazionale.

{Informazione Libera Press} è puro volontariato giornalistico, nulla è chiesto dagli autori degli articoli pubblicati.
Il progetto editoriale è sostenuto nell’aspetto tecnico e sistemistico, amministrativo, economico e legale da S-D CONSULTING.

Approfondisci la storia del portale, clicca qui.

Rubriche principali

Riferimenti e recapiti

  • fas fa-home Via Cefalonia 55,
    25124 - Brescia
  • fas fa-address-card P. IVA: 03608570176

Sei interessato?

Informazione Libera Press

Cerca...

Data

Vuoi contribuire?

 Desideri contribuire ad espandere il progetto?

Il tuo interesse potrebbe essere quello di chiedere alla redazione informazioni o fonti non indicate su qualche articolo?

Oppure ti interessa proporre un tuo articolo da pubblicare?

Se hai segnalazioni da fare non esitare a contattare la nostra redazione, ti risponderemo il più presto possibile.

Vuoi contribuire?

 Desideri contribuire ad espandere il progetto?

Il tuo interesse potrebbe essere quello di chiedere alla redazione informazioni o fonti non indicate su qualche articolo?

Oppure ti interessa proporre un tuo articolo da pubblicare? Se hai segnalazioni da fare non esitare a contattare la nostra redazione, ti risponderemo il più presto possibile.

Scrivi alla redazione