La pandemia Covid-19 non è solo un problema di sanitario, ma è anche uno shock profondo per la nostra società e per la nostra economia.
Le incertezze e le difficoltà create dal diffondersi del virus rischiano di aggravare ulteriormente una situazione, già critica, come quella relativa all’occupazione femminile.
Un dato su tutti, in un anno, oltre 37.000 neomamme lavoratrici hanno rassegnato le dimissioni dal proprio posto di lavoro.
La motivazione più ricorrente è la difficoltà nel conciliare gli impegni lavorativi con la necessità di dover accudire i figli, in particolar modo i più piccoli.
Difficoltà amplificata dal fatto che, in epoca di pandemia, spesso viene meno il preziosissimo supporto dei nonni, impossibilitati nell’accudire i propri nipoti a causa dell’isolamento che viene loro “consigliato” per ragioni di salute.
Se non ci si può permettere costosi asili nido o baby-sitter, non si ha altra alternativa che le dimissioni.