Le elezioni sono ormai passate, ma non il malcontento.
E' chiaro che un elettorato fortemente instabile e incerto, è passato a quel partito che ha risalito la china in maniera repentina, passando da un 4% del 2013 ai risultati attuali.
Ma ora è il momento di consolidare, e per farlo sono necessari i fatti, in tempi rapidi.
Una parte di queste preferenze sono chiaramente arrivate dai temi più "popolari", alla Lega piace giocare facile e argomenti come sicurezza e immigrazione sono stati il cavallo di battaglia per eccellenza.
Ma la libertà di scelta, tematica scomoda verso la quale Salvini è rimasto silente nelle vicinanze delle elezioni, ha comunque pesato fortemente sull'ago della bilancia portando milioni di famiglie a non votare affatto o a spostare il proprio voto.
Molti genitori il segnale lo hanno dato, attraverso delle elezioni che di certo non hanno la stezza valenza di quelle nazionali, ma la data del 10 luglio è troppo vicina.