- Le scoperte della scienza
Riprendiamo da "Il Fatto Quotidiano" questo interessantissimo articolo.
Dopo questa lettura viene spontaneo chiedersi: quanto e cosa sappiamo e conosciamo davvero del corpo umano, del suo funzionamento e dei suoi meccanismi? cit."questo sistema di cavità interconnesse è la sorgente da cui nasce la linfa, vitale per il funzionamento delle cellule immunitarie che generano l’infiammazione".... allora, cosa succede se inietto direttamente componenti biologici, chimici, sali di alluminio (e altro) nell' Interstizio? Come è possibile che la Scienza non riconosca la necessità di approfondire la possibilità che le vaccinazioni possano alterare un delicato equilibrio a livello immunitario, quando è evidente che si conosce in realtà così poco del funzionamento dell'intero organismo? Se questo "organo" si trova diffuso sotto la pelle, e se se il suo funzionamento è vitale per le cellule immunitarie, è forse possibile che iniettare corpi estranei al suo interno possa innescare quei meccanismi infiammatori che determinano poi la comparsa delle più svariate sintomatologie, provocando possibili danni a breve medio e lungo termine?
Una scoperta davvero importante, che arriva da uno studio dell’Università di New York e del Mount Sinai Beth Israel Medical Centre, pubblicato sulla rivista Scientific Reports. "Potrà essere un potente strumento diagnostico" nei confronti anche di malattie infiammatorie degenerative
È stato scoperto un nuovo organo, tra i più grandi del corpo umano: si chiama interstizio e non è altro che una fitta rete di tessuti interconnessi e pieni di liquido. Si trova diffuso in tutto l’organismo, sotto la pelle e nei tessuti che rivestono l’apparato digerente, i polmoni, i vasi sanguigni e i muscoli. Agisce come un vero e proprio ammortizzatore, ma la sua presenza potrebbe spiegare anche molti fenomeni biologici come la diffusione dei tumori, l’invecchiamento della pelle, le malattie infiammatorie degenerative e perfino il meccanismo d’azione dell’agopuntura. Una scoperta davvero importante, che arriva da uno studio dell’Università di New York e del Mount Sinai Beth Israel Medical Centre, pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
Etichettato per decenni come semplice tessuto connettivo, l’interstizio era rimasto invisibile nella sua complessità a causa dei metodi usati per esaminarlo al microscopio, che lo facevano apparire erroneamente denso e compatto. La sua vera natura è stata invece osservata per la prima volta grazie ad una nuova tecnica di endomicroscopia confocale laser, che consente di vedere al microscopio i tessuti vivi direttamente dentro il corpo, senza doverli prelevare e poi fissare su un vetrino.
Il continuo movimento di questo fluido potrebbe spiegare perché i tumori che invadono l’interstizio si diffondono più velocemente nel corpo: drenato dal sistema linfatico, questo sistema di cavità interconnesse è la sorgente da cui nasce la linfa, vitale per il funzionamento delle cellule immunitarie che generano l’infiammazione. Inoltre, le cellule che vivono in questi spazi e le fibre di collagene che li sostengono cambiano con il passare degli anni e potrebbero contribuire alla formazione delle rughe, all’irrigidimento delle articolazioni e alla progressione delle malattie infiammatorie legate a fenomeni di sclerosi e fibrosi. Il reticolato di proteine che sostiene l’interstizio, infine, potrebbe generare correnti elettriche quando si piegano, seguendo il movimento di organi e muscoli, e per questo potrebbe giocare un ruolo nelle tecniche di agopuntura.
Fonte: CORVELVA