Con la temporanea sospensione dei campionati di calcio causa Coronavirus, l’Italia si è rapidamente trasformata da una nazione di commissari tecnici in una nazione di medici, virologi, esperti tecnico-scientifici, costituzionalisti.
Nell’ultimo periodo in tanti hanno disquisito sulla costituzionalità o meno dei DPCM che si sono susseguiti.
In pochi, forse pochissimi, si sono però ricordati l’Art. 33 e l’Art. 34 della Costituzione italiana che di fatto sanciscono l’essenzialità del diritto all’istruzione, che da tutti deve essere fruibile e che le istituzioni hanno il dovere di garantire.
Uscendo dai confini nazionali, nell’Unione Europea il diritto all’istruzione è sancito dalla “Carta dei diritti fondamentale”, dove l’Art. 14 recita: “Ogni persona ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua”.