Sul fatto che le scuole, nella loro ripartenza dopo otto mesi tra lockdown e pausa estiva, non si siano trovate del tutto pronte a gestire la deriva sanitaria che è conseguita dal Covid-19, non c'è alcun dubbio.
Ministero della Salute e MIUR non hanno certo dimostrato di saper condurre tutta la piramide istituzionale che arriva alle fondamenta delle competenze territoriali, alle dirigenze scolastiche e a chi realmente dovrebbe condurre le valutazioni mediche che possono interessare docenti e studenti eventualmente positivi al test diagnostico, qualunque esso sia.
Ma le stesse istituzioni sembra non siano più in grado di recuperare terreno, dando seguito a ordinanze e circolari dubbie e caotiche.
Se molti tra dirigenti e famiglie erano riusciti a memorizzare il protocollo da seguire in caso di positività, da metà settembre è cambiato tutto, con dubbi anche sulla legittimità riguardo le nuove procedure: un dirigente, mediante segnalazione del personale scolastico, è di fatto in grado di sollevare il medico competente da ciò che è suo onere compiere?
Perchè difronte allo scenario che stiamo vedendo, pare che i MMG e PLS siano declassati a meri burocrati e passacarte.