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RICORRENZE "FANTASMA" PER LE ISTITUZIONI

#Vaccini: XVI Giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili

#Vaccini: XVI Giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili
  • RICORRENZE "FANTASMA" PER LE ISTITUZIONI
2 - 4 minuti di lettura

Oggi, 6 novembre 2019, in una giornata di grigio maltempo che imperversa un pò in tutta Italia, ricorre la XVI Giornata per ricordare le persone decedute o rese disabili dai vaccini.

Autore dell'evento il CO.N.DA.V., il Coordinamento Nazionale danneggiati da Vaccino, una organizzazione di volontariato che dedica l'evento in memoria di Lorenzo Taruschio, un bambino che ha perso la vita a soli 5 anni, e di tutti i danneggiati deceduti.
L'evento presso la Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra la Minerva di Roma, dove i volontari hanno programmato una cerimonia oltre ad un importante convegno dal tema "Vaccinazioni: fra paura e diffidenza".

In questi ultimi anni abbiamo assistito al vergognoso tentativo di negare l’esistenza di reazioni avverse ai vaccini, che vengono sempre più presentati come pozioni miracolose della scienza, acque benedette che salvano vite e di cui ci dobbiamo fidare senza porre alcuna domanda, grati della loro disponibilità e proni all’utilizzo con una accettazione che somiglia più alla fede che al normale rapporto d’uso con i prodotti farmaceutici.

Ma noi sappiamo bene che purtroppo le persone morte a causa dei vaccini sono esistite e prima di allora erano vive e felici nelle loro famiglie.

E che i bambini resi disabili dai vaccini sono moltissimi, un numero enorme in continuo aumento.

Il risarcimento del danno da vaccino da parte dello Stato prevede una procedura costosa, lunghissima e complessa, nulla è reso facile nel nostro Paese (e nel mondo) per chi chiede che il danno sia riconosciuto, a partire dalla disperazione dei genitori quando vedono i loro bambini star male subito dopo averli fatti vaccinare che invano chiedono ascolto: non il pediatra, non il medico vaccinatore, non chi li accoglie al pronto soccorso crederà alla reazione avversa da vaccino, perché piuttosto che ammettere una correlazione con la vaccinazione i medici oggi negano, sempre e comunque.

Negano perché impreparati a riconoscere le reazioni avverse e spaventati dal regime terroristico vigente, che li porta a tacere e negare per non rischiare un provvedimento disciplinare.

Quanto sopra è quello che genitori volontari, provenienti da più parti d'Italia, stanno denunciando ormai da diversi anni, soprattutto quando il tema delle vaccinazioni si è fatto strada con una legge dell'obbligo che ha fatto riemergere il dolore di tante famiglie.
L'orrore di un danno, ma soprattutto l'indifferenza di istituzioni sorde, non si sa se per interesse o per ignoranza.

Questi genitori si battono ogni giornio per difendere la libertà di scelta: troppi bambini hanno subito un danno o hanno avuto una reazione avversa.
Ma il problema peggiore è anche quel fenomeno di derisione, insulto e abbandono nei confronti di quei genitori impotenti difronte al dolore dei propri figli.

"Non arretreremo di un passo", questa la frase che sempre più spesso si sente riecheggiare durante queste ricorrenze o ogni qualvolta queste famiglie sono chiamate a raduno per denunciare quanto sta avvenendo.

La giornata di oggi serve anche a questo, per far capire a queste famiglie che in realtà, nonostante tutte le difficoltà, non sono sole.

L'evento organizzato dal CONDAV è stato dedicato anche alla memoria di Lorenzo Taruschio, un bambino nato nel febbraio del 2001, un bambino di poco più di tre chili, circondato dall'affetto dei suoi genitori.
Un bambino che però ha visto la sua vita felice interrompersi troppo presto: l'inoculazione di un vaccino esavalente lo porta  a iniziare con la sua famiglia una odissea.
Dopo la sofferenza, la diagnosi: una encefalopatia farmacoresistente che più tardi viene certificata anche dal Bambin Gesù di Roma come acquisita per vaccinazione.
Convulsioni, battito cardiaco fino a 200 pulsazioni al minuto, crisi che toccano i 150/200 episodi al giorno, fino ad arrivare alla fine, nel maggio 2006, a soli 5 anni di età.

Il tutto a causa di un vaccino che poi venne tolto dal mercato, ma le storie di altre famiglie successivamente, negli anni, non sono mancate.

Il Convegno CONDAV vede diverse tematiche all'orizzonte, oltre alla "paura e diffidenza", trattate da medici, medici-pediatri, specialisti e giornalisti:

  • "Vaccino: amico, nemico o precario compromesso?"
  • "Il nesso di causalità"
  • "Informazione: il caos regna sovrano"

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