

Per i vaccini quest’anno spenderemo 650 milioni ma abbiamo da consumare ancora 91 milioni di dosi del 2022
La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Covid dovrebbe partire a marzo. Secondo quanto riferito da esponenti di governo, l’obiettivo di fare chiarezza non resterà circoscritto al piano pandemico mai applicato ma riguarderà a “tutto tondo” la gestione Covid dal 2020 a 2022. Qui e qui.
Intanto ci si chiede quanto siano costati alla Sanità i vaccini anti Covid
Si sa che la famosa coperta è sempre troppo corta e che, dopo la pandemia, si è ristretta ulteriormente. Se negli ospedali mancano i letti, se i pazienti restano giorni in attesa nei pronti soccorso prima di essere ricoverati, (come ha documentato la trasmissione Fuori dal Coro), se non ci sono abbastanza medici, è perché manca il denaro, nonostante le tasse non siano diminuite, anzi: per un curioso fenomeno (che speriamo venga indagato) le imposte crescono in misura proporzionale a quanto si impoverisce il Sistema Sanitario.
Attualità

“Arbitrario, illegittimo, nullo”. La Corte suprema di New York respinge l’obbligo vaccinale per i sanitari
Altro che “non irragionevole né sproporzionato” (cit. Corte Costituzionale), la Corte suprema di New York ha dichiarato “arbitrario, illegittimo e nullo” l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per i sanitari “perché i farmaci mRNA non prevengono la trasmissione del virus”.
Qui trovate la decisione, depositata il 13 gennaio 2023, firmata dal giudice Gerard Neri che ha stabilito che l’obbligo vaccinale Covid-19 per gli operatori sanitari è da ritenersi “nullo e senza effetto“. Respinta la richiesta di archiviazione inoltrata dal Dipartimento di Salute.

Art. 4 sexies "congelato": verso sospensione sanzioni over50 non vaccinati
Si discute in questi giorni in merito alle sanzioni irrogate agli over50 non vaccinati, per volere del precedente Governo Draghi.
Effetto della Legge di conversione n. 18 del 4 marzo 2022, il tema è stato oggetto di interesse non solo sul piano sanitario, ma anche su quello giuridico/amministrativo: facendo il pari con il principio di minimizzazione dei dati (art. 5 del GDPR), il problema andava a vertere su quale fosse il soggetto ideale per il trattamento delle informazioni sanitarie dei soggetti interessati.
Dopo un primo atto da parte del MinSalute, attraverso la comunicazione dell'avvio di procedimento sanzionatorio, sono arrivate a pioggia in tutta Italia le multe da 100 €.
Tutto ciò nonostante un emendamento presentato dalla Lega in occasione della nuova Legge di Bilancio del Governo Meloni, teso ad una prima proroga della scadenza al 30 giugno 2023, per arrivare con molta probabilità alla totale sanatoria.
L'argomento si sposta così inevitabilmente sul piano politico, in realtà non sottraendosi anche a procedure meramente di burocrazia e di bilancio: le entrate derivanti da queste sanzioni, ergo 190 milioni di euro, sono divenuti "contabilità speciale" per effetto del trasferimento previsto dal Decreto Aiuti del Governo Conte II, nell'aprile 2020. La riscossione potrebbe costare di più di quello che ne potrebbe derivare: dovranno trovare una copertura?

Inizia oggi il Congresso sulla pandemia respinto dal Politecnico di Torino
Non si svolge più al Politecnico di Torino, il congresso intitolato “Salute, Scienza e Società alla prova della pandemia”. Un dibattito articolato su cinque aree tematiche: Medicina, Diritto, Bioetica, Sociologia e Comunicazione per riflettere sulla pandemia Covid 19 a distanza di due anni e mezzo. La preparazione dei lavori è in corso da diversi mesi, i relatori che hanno risposto all’invito appartengono a tutti i Paesi. Gli interventi iniziano oggi, lunedì 21, alle ore 15 e si concluderanno venerdì 25 con la tavola rotonda delle ore 17, nella sede dello Sporting Dora di corso Umbria 83, a Torino.

Eventi avversi post vaccino: l’Inghilterra batte l’Italia
È stato divulgato il tredicesimo rapporto Aifa di sorveglianza passiva sui vaccini anti Covid. Il periodo preso in esame parte dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020 e arriva fino al 26 settembre 2022.
La prima osservazione che balza all’occhio è che, stando ai dati raccolti da Aifa, le vaccinazioni anti Covid sembrerebbero quasi innocue. Non sono evidenziati eventi avversi gravi come gli ictus conseguenti a rialzo pressorio di cui ci ha parlato il medico intervistato nel precedente post. Non vi sono elencati mieliti trasverse, paralisi dei nervi facciali, embolie con e senza piastrinopenia, trombocitopenie immunitarie, sindromi da perdita capillare, emorragie uterine, peri e miocarditi e gonfiori facciali in chi ha ricevuto filler. Malattie che invece hanno afflitto gli abitanti del Regno Unito dopo le stesse vaccinazioni.
La differenza è vistosa. Mentre in Italia il tasso di segnalazione è di 99 ogni 100.000 dosi, in Gran Bretagna è più del doppio. Il sistema di segnalazione del cartellino giallo, pur essendo anch’esso una forma di vigilanza passiva, riporta 2-5 segnalazioni ogni 1.000 vaccini.

Bambini resi più cagionevoli dalle protezioni o “piccoli serbatoi?”
Da un lato la notizia che i bambini piccoli, negli Stati Uniti, si stanno ammalando di più (di raffreddori) da quando hanno smesso di indossare le mascherine. Perciò i medici parlano di immunità compromessa.
Dall’altro la volontà di vaccinare contro il Covid (per la prima o seconda-terza volta) i bimbi più piccoli, altrimenti denominati “serbatoi di virus”, untori in grado di far ammalare (ma due anni fa si diceva uccidere) i nonni. Questo succede in Italia.
In mezzo alle due notizie c’è l’Oceano. Da una parte i medici si chiedono come mai i bambini siano diventati così cagionevoli. E, guardate, alla fine la conclusione è che troppe protezioni fanno male. “L’immunità si indebolisce se non è stimolata – ci spiega l’epidemiologo Stefano Petti – , sembra un paradosso ma è così. Vivere in assenza di microbi è come trovarsi con una gamba ingessata: tolto il gesso la gamba deve riprendere a funzionare”.
Ma nel Paese capofila delle strategie vaccinali prevalgono altre riflessioni. Come mai i piccoli sono sfuggiti alla campagna di iniezioni a tappeto? Si chiedono alla Sip, Società Italiana di pediatria.

La sanità senza obblighi nella visione del centro destra
Di cosa ha bisogno la Sanità italiana? Non certo di allontanare i medici del servizio pubblico preferendogli i turni delle cooperative esterne. Neppure di ridurre al lumicino i medici di medicina generale, ingabbiati nello svolgimento di mansioni da burocrati e disincentivandoli dal visitare i pazienti a domicilio.
Uno dei tanti insegnamenti che ci ha lasciato questa pandemia è proprio la consapevolezza dell’importanza della Medicina del territorio.
Ricorderete l’oncologo e professore di Piacenza, Luigi Cavanna, che già nel novembre 2020 si impegnò a visitare i malati seguiti dal suo reparto casa per casa. Tutti i pazienti oncologici del professore, colpiti dalla polmonite da Sars Cov 2, superarono l’infezione. Erano “fragili”, indeboliti dal cancro e dalla chemio ma non sono morti di Covid, al contrario di migliaia di vittime, non fragili, abbandonate ai loro domicili, senza l’assistenza di un medico.


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