

Eventi avversi gravi, per Aifa sono 328. Ma dimentica 41.139 ricoverati
Nell’ultimo report dedicato alla farmacovigilanza passiva dei vaccini anti Covid, Aifa distingue, come prassi, fra le reazioni sospette e quelle che invece sono riconosciute come causalmente correlate alle vaccinazioni.
Anche in questo caso, però, emerge una mastodontica incongruenza con quanto riportato dall’ Istituto Superiore di Sanità, proprio come abbiamo visto nel calcolo dei deceduti Covid vaccinati con ciclo completo (vedi post precedente).
Per Aifa, nel trimestre preso in esame (aprile maggio giugno), sono 328 gli eventi avversi gravi causati dalle vaccinazioni, mentre per l’ISS sono all’incirca 126 volte di più.
Attualità

Vaccinati deceduti per Covid: sono 4.810 per l’ISS, uno per l’Aifa
Uno vale uno. Anzi, no: 4.810 vale 1.
La differenza riguarda le persone decedute con diagnosi Covid 19 e/o complicanze che hanno ricevuto il ciclo completo di vaccinazione. Questi casi sono definiti “fallimenti vaccinali”.
Secondo Aifa vi è stato un solo fallimento vaccinale. L’agenzia riporta di un 83enne deceduto per complicanze da Covid benché abbia fatto tre dosi di vaccino nei cinque mesi precedenti. Si trova a pag 12 del report di vigilanza passiva appena divulgato e riferito all’ultimo trimestre.

Vaiolo, è emergenza sanitaria globale ma solo per Tedros
Tedros Adhanom Ghebreyesus è il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ha dichiarato pochi giorni fa che la diffusione del vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria mondiale (PHEIC), ma lo ha deciso da solo. Il comitato consultivo dell’OMS – nato proprio per valutare le situazioni di emergenza e prendere provvedimenti – non era d’accordo.
“Questa è la prima volta dal 2005, da quando è stato creato il sistema PHEIC che l’agenzia si esprime senza il parere di una maggioranza dell’assemblea”, scrive Science.
Il comitato di emergenza dell’OMS, si è riunito il 21 luglio senza raggiungere il consenso, ma Tedros Adhanom Ghebreyesus ha convocato una conferenza stampa e stabilito il PHEIC per il vaiolo delle scimmie.
Le parole di Tedros:
“Abbiamo un focolaio che si è diffuso rapidamente in tutto il mondo (70 Paesi) attraverso nuove modalità di trasmissione di cui capiamo troppo poco e che soddisfa i criteri delle normative sanitarie internazionali'”. E poi:
“Sono consapevole che ci sono opinioni divergenti tra i membri del comitato”.

Quarta dose, così la FDA boccia i vaccini per le varianti
C’è tanta confusione sui vaccini da somministrare in autunno. È di pochi giorni fa la notizia che la FDA, agenzia regolatoria americana, ha bocciato gli ultimi preparati di Pfizer e Moderna. Il motivo? Entrambe le big pharma avevano prodotto e sperimentato il bivalente contenente il virus Wuhan, cioè il Sars Cov 2 dell’esordio, ormai scomparso, abbinato alla variante omicron ba.1 e hanno sottoposto i vaccini all’approvazione della FDA.
In sintesi, la FDA ha fatto notare che omicron ba.1 era diffusa al 35% a marzo, ed è sparita a giugno, e adesso circolano omicron ba.4 e ba.5: da qui la richiesta della FDA alle case farmaceutiche di realizzare un bivalente con queste due.
Insomma, i vaccini per una variante sparita a giugno, la ba.1, sono già superati.

EMA e ECDC dicono sì per la 4^ dose. Nel frattempo, 2 milioni le segnalazioni di danni da vaccino solo nell'ultimo anno
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e l'Agenzia europea dei medicinali (EMA) dichiarano il proprio nullaosta per la somministrazione della quarta dose di vaccino agli over '60 e ai fragili.
La commissaria UE alla Salute, Stella Kyriakides, di concerto, invita gli Stati membi a lanciare immediatamente un ulteriore richiamo, aggiungendo che "è così che proteggiamo noi stessi, i nostri cari e le nostre popolazioni vulnerabili".
Di fatto, è il via libera ufficiale e la scusa per una ulteriore campagna di vaccinazione. Il Ministro Speranza non si fa attendere e dichiara già nella giornata di oggi un adeguamento delle linee guida per spingere nell'immediato le operazioni attinenti, e convoca un vertice d'urgenza con AIFA e Comitato Tecnico Scientifico.
Ma nel fermento, nessuno parla del rovescio della medaglia, che insieme ai contagi, aumentano vertiginosamente i danni da vaccino Covid: nel solo ultimo anno (luglio 2021 > luglio 2022) l'EMA, attraverso Eudravigilance, registra quasi 2 milioni di reazioni avverse, oltre il doppio dell'anno precedente.

Vaccini ai bambini, perché alcuni medici sono seriamente preoccupati
”Perché vorreste vaccinare i bambini piccoli contro la Covid?”
Si chiedono i 76 medici del Regno Unito che hanno inviato una lettera alle autorità sanitarie motivando le ragioni per non farlo.
”Perché volete, se ogni nuova variante del Sars Cov 2 è sempre meno virulenta e se vi sono diverse evidenze della scarsa efficacia di questi vaccini? E se nel contempo aumentano le preoccupazioni sugli effetti a lungo termine? Perché insistete, se la stragrande maggioranza dei piccoli che volete vaccinare è già entrata in contatto con il virus?”
I 76 medici ricordano alle autorità che l’azienda Pfizer ha presentato alla FDA una documentazione lacunosa. Ad esempio, “non è emersa alcuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo placebo e quello vaccinato né fra i partecipanti di età 6-23 mesi né nei bambini di 2-4 anni anche dopo la terza dose. Sorprendentemente i risultati si basavano su soli tre partecipanti nel gruppo di età più giovane (1 vaccinato e 2 placebo) e solo sette partecipanti nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni (2 vaccinati e 5 placebo).
Lo stesso produttore Pfizer ha dichiarato che i numeri sono troppo bassi per trarre conclusioni sicure.
Perché dunque volete vaccinare i bambini?
Nell’intero periodo dalla prima dose in poi (vedere a pagina 39 Tabelle 19 e 20), ci sono stati un totale di 225 bambini infetti nel braccio vaccinato e 150 nel braccio placebo, con un’efficacia calcolata del vaccino di solo il 25% (14 % per i 6-23 mesi e 33% per i 2-4).
Quando si parla di sicurezza, i dati sono ancora più scarsi: solo 1057 bambini, alcuni non in doppio cieco, sono stati seguiti per soli 2 mesi”. Cioè i familiari dei bambini e gli esaminatori sapevano chi era vaccinato e chi no e questo, come ci ha spiegato l’epidemiologo Stefano Petti, “compromette l’obiettività del trial perchè chi è favorevole al vaccino tende a sminuire gli eventi avversi e chi è, invece è contrario, potrebbe esagerarne la portata”. Niente a che fare con il metodo scientifico, insomma.
“Perché la FDA ha ritenuto che tutto ciò rappresenti una prova sufficiente per vaccinare i bambini? “ Continuano i medici.
”È interessante notare che Svezia e Norvegia non raccomandano il vaccino per i 5-11 anni e l’Olanda non lo consiglia per i bambini che hanno già avuto il Covid-19. Il direttore dell’Autorità danese per la salute e i medicinali ha dichiarato di recente che, per quanto ora si sa, la decisione di vaccinare i bambini è stata un errore. Il Belgio, in gennaio, ha sospeso le vaccinazioni Moderna al di sotto dei 31 anni perché le miocarditi erano più frequenti dei benefici delle iniezioni”. Qui.
Aggiungiamo noi, notizia delle ultime ore, che l’Uruguay ha sospeso le vaccinazioni agli under 13 dopo che un giudice ha chiesto al governo di pubblicare i contratti con Pfizer. (Pare che, nonostante la sentenza, la Pfizer non voglia renderli pubblici).
Gli autori precisano:
- “In tutto il 2020 e il 2021, non è morto un solo bambino tra 1 e 9 anni in cui Covid-19 era l’unica diagnosi sul certificato di morte, secondo i dati dell’ONS.
- Uno studio dettagliato in Inghilterra dal 1 marzo 2020 al 1 marzo 2021 ha rilevato che solo 6 bambini di età inferiore ai 18 anni sono morti senza comorbidità. Non ci sono stati decessi di età compresa tra 1 e 4 anni.
- I bambini eliminano il virus più facilmente degli adulti.
- I bambini sviluppano risposte immunitarie efficaci, robuste e sostenute.
- Dall’arrivo della variante Omicron, le infezioni sono state generalmente molto più lievi. Questo vale anche per i non vaccinati sotto i 5 anni.
- Entro giugno 2022 si stima che l’89% dei bambini di età compresa tra 1 e 4 anni avesse già avuto l’infezione da SARS-CoV-2.
- Dati recenti provenienti da Israele mostrano un’eccellente immunità di lunga durata dopo l’infezione nei bambini, specialmente tra i 5 e gli 11 anni.
- Negli adulti è diventato evidente che l’efficacia del vaccino diminuisce costantemente nel tempo, rendendo necessari richiami a intervalli regolari. In particolare, l’efficacia del vaccino è diminuita più rapidamente contro le ultime varianti di Omicron”.
La preoccupazione sugli eventi avversi
Sugli eventi avversi i medici scrivono: “Sebbene la miocardite post-vaccinazione sembri essere meno comune nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni rispetto ai bambini più grandi, è comunque aumentata. Le risonanze cardiache sugli adolescenti con pericardite, fino a 7 mesi dall’esordio, mostrano che si tratta di malattia tutt’altro che lieve”.
Gli autori informano che “la Pfitzer è tenuta, dalle condizioni post autorizzazione per l’età 5-11 anni, a informare sul rischio miocardite. In particolare l’azienda dovrebbe condurre studi sulla miocardite ma i risultati verranno resi pubblici non prima del 2027”.
I professionisti ammettono di essere preoccupati dagli effetti del vaccino sul sistema immunitario.
“Ci sono prove dell’interruzione indotta dal vaccino delle risposte immunitarie sia innate che adattive”. Qui.
I medici esprimono anche preoccupazione sulla funzionalità del sistema riproduttivo, dato che, “dopo la vaccinazione, sono emerse riduzioni del numero degli spermatozoi mobili”.
Dichiarano inoltre: “L’omissione completa di informazioni che spieghino al pubblico la diversa e nuova tecnologia utilizzata nei vaccini Covid-19 rispetto ai vaccini standard e la mancata comunicazione della mancanza di dati sulla sicurezza a lungo termine, rasenta la disinformazione”.
Il calo di credibilità delle istituzioni
Secondo i 76 medici del Regno Unito l’introduzione dei nuovi vaccini a base genetica non necessari sui bambini piccoli rischia di minare seriamente la fiducia dei genitori nell’intero programma di immunizzazione. Poi, aggiungono, “la scarsa qualità dei dati presentati da Pfizer rischia di screditare l’industria farmaceutica e, insieme, le autorità di regolamentazione che hanno autorizzato il prodotto”.
La pubblicità dei vaccini ai bambini non è etica e viola il consenso informato
Nel Regno Unito (ma anche in Italia) è vietato pubblicizzare i farmaci soggetti a prescrizione medica. Sui vaccini non esiste alcun regolamento, tuttavia ogni campagna pubblicitaria ha delle regole precise. I bambini sotto i 16 anni non devono essere destinatari di messaggi che non possono comprendere. Ma nel Regno Unito circolano poster di cartoni animati che mostrano i supereroi vaccinati.
I 76 medici inglesi riflettono sui messaggi manipolativi: gli spot fanno credere ai bimbi che chi non si vaccina non è un supereroe.
Per i medici la pubblicità dei supereroi viola le regole sulla pubblicità rivolte ai bambini e mina il consenso informato.

Terapie preventive anti-Covid: cosa vuol dire che sono “sicure”?
"L’Agenzia Europea per i medicinali e l’AIFA hanno autorizzato due vaccini anti COVID-19 a mRNA. Sono i vaccini Pfizer mRNABNT162b2 (Comirnaty) e COVID-19 Vaccine Moderna mRNA -1273 (Spikevax)."
Lo leggiamo dal sito dell'Agenzia Italiana del Farmaco e sono due dei vaccini che progressivamente sono stati resi disponibili sul territorio italiano dalla fine del 2020, dopo una imponente campagna vaccinale proseguita per tutto il 2021 e 2022.
Presentati come terapie preventive, seppur sul mercato dopo un anno di pesanti perdite con decine di migliaia di morti, senza basi scientifiche consolidate e con una teatralità non nuova per l'Italia (ricordiamo il mantenimento ad una temperatura di - 80°), non sono state risparmiate da un'attenta analisi della comunità scientifica che, col passare dei mesi, ha iniziato a trovare delle criticità.
Da un lato chi ha protetto questa nuova "tecnologia", che non a caso i più attenti hanno definito terapia sperimentale, dall'altra i più critici che hanno evidenziato effetti avversi che hanno portato alla segnalazione di milioni di casi a livello europeo.
Singolare che perfino realtà note a livello nazionale, come istituti di ricerca farmacologica o enti ospedalieri attivi per la ricerca scientifica, non siano nemmeno d'accorso se si tratta di tecnologia totalmente innovativa oppure no.


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