Si discute in questi giorni in merito alle sanzioni irrogate agli over50 non vaccinati, per volere del precedente Governo Draghi.
Effetto della Legge di conversione n. 18 del 4 marzo 2022, il tema è stato oggetto di interesse non solo sul piano sanitario, ma anche su quello giuridico/amministrativo: facendo il pari con il principio di minimizzazione dei dati (art. 5 del GDPR), il problema andava a vertere su quale fosse il soggetto ideale per il trattamento delle informazioni sanitarie dei soggetti interessati.
Dopo un primo atto da parte del MinSalute, attraverso la comunicazione dell'avvio di procedimento sanzionatorio, sono arrivate a pioggia in tutta Italia le multe da 100 €.
Tutto ciò nonostante un emendamento presentato dalla Lega in occasione della nuova Legge di Bilancio del Governo Meloni, teso ad una prima proroga della scadenza al 30 giugno 2023, per arrivare con molta probabilità alla totale sanatoria.
L'argomento si sposta così inevitabilmente sul piano politico, in realtà non sottraendosi anche a procedure meramente di burocrazia e di bilancio: le entrate derivanti da queste sanzioni, ergo 190 milioni di euro, sono divenuti "contabilità speciale" per effetto del trasferimento previsto dal Decreto Aiuti del Governo Conte II, nell'aprile 2020. La riscossione potrebbe costare di più di quello che ne potrebbe derivare: dovranno trovare una copertura?