Il Blog di Gioia Locati

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Intervista esclusiva al prof. Peter Gøtzsche: “Vi spiego come l’industria influenza la medicina”

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Intervista esclusiva al prof. Peter Gøtzsche: “Vi spiego come l’industria influenza la medicina”

Il professor Peter Gøtzsche ci ha concesso un’intervista che tocca svariati temi, dai rapporti tra industria e medicina all’efficacia dei vaccini anti Covid, dal lockdown all’obbligo vaccinale. Lo ringraziamo pubblicamente anche perché non si è sottratto alle domande sulla sua vicenda personale, l’estromissione dalla Cochrane Collaboration, l’organizzazione scientifica indipendente che ha contribuito a fondare. Penso sia fondamentale che il grande pubblico conosca i motivi dell’allontanamento di un illustre scienziato da un’organizzazione scientifica nata per essere indipendente ma che poi si è trovata talmente vincolata da non riuscire più a pubblicare studi di rilievo. I motivi di questo “scontro” non possono restare confinati al mondo accademico perché non riguardano soltanto la libertà della ricerca ma noi tutti, l’accesso alle cure e la nostra fiducia nella medicina.

Vaccini, gli eventi avversi nella revisione di Peter Goetzsche

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Vaccini, gli eventi avversi nella revisione di Peter Goetzsche

Da una parte c’è l’inchiesta della Procura di Bergamo, dall’altra le indagini sulla pandemia avviate dalla Commissione parlamentare. Nel mezzo la trasmissione Fuori dal Coro di Mario Giordano che sta divulgando le mail riservate fra i dirigenti di Aifa e il suo presidente Nicola Magrini. L’ultimo scambio di corrispondenza mostrerebbe la volontà di Aifa di insabbiare gli eventi avversi post vaccinazione perché altrimenti, come appare scritto dal presidente Nicola Magrini, “si uccide il vaccino”.

Un comportamento inaudito. A che pro? Aifa è l’agenzia regolatoria che vigila sulla salute dei cittadini, che lavora con denaro pubblico, che per decreto ha il compito di realizzare report di farmacovigilanza e di renderne conto. E che dunque dovrebbe scattare sull’attenti, mettendo in guardia la popolazione, al primo sospetto di tossicità. Aifa non ė una Big Pharma e non produce nè farmaci nè vaccini. Non ha (non dovrebbe avere) interesse a mistificare la realtà per non rovinare la reputazione di un farmaco-vaccino.

Dunque?

“Covid, vi svelo tutto l’inganno”

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“Covid, vi svelo tutto l’inganno”

Da tempo cullavo l’idea di intervistare Fabio Franchi sulla pandemia. O meglio, sulla “Catastrofe provocata dal virus che non c’è” parafrasando il titolo del suo ultimo libro (Ed. Youcanprint, 20 euro, pdf gratuito).

Ora, che si discute molto dell’indagine della Procura di Bergamo e che in qualche modo si cerca di riflettere su quanto accaduto negli ultimi tre anni, è arrivato il momento.

Chi è Franchi. È stato per decenni dirigente medico agli Ospedali Riuniti di Trieste. È specializzato in Igiene, Medicina Preventiva e Malattie infettive. Poco prima di concludere il percorso di studi, alla Specialità di Infettivologia, ha rischiato di essere estromesso per le sue posizioni (che però mantenne anche in seguito). Nel 1996 pubblicò, assieme al prof Luigi De Marchi, il libro “AIDS, la grande truffa”, oltre a numerosi articoli critici verso la versione mainstream e contro l’utilizzo dell’AZT per curare l’AIDS.

Per i vaccini quest’anno spenderemo 650 milioni ma abbiamo da consumare ancora 91 milioni di dosi del 2022

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Per i vaccini quest’anno spenderemo 650milioni ma abbiamo da consumare ancora 91 milioni di dosi del 2022

La Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Covid dovrebbe partire a marzo. Secondo quanto riferito da esponenti di governo, l’obiettivo di fare chiarezza non resterà circoscritto al piano pandemico mai applicato ma riguarderà a “tutto tondo” la gestione Covid dal 2020 a 2022. Qui e qui.

Intanto ci si chiede quanto siano costati alla Sanità i vaccini anti Covid 

Si sa che la famosa coperta è sempre troppo corta e che, dopo la pandemia, si è ristretta ulteriormente. Se negli ospedali mancano i letti, se i pazienti restano giorni in attesa nei pronti soccorso prima di essere ricoverati, (come ha documentato la trasmissione Fuori dal Coro), se non ci sono abbastanza medici, è perché manca il denaro, nonostante le tasse non siano diminuite, anzi: per un curioso fenomeno (che speriamo venga indagato) le imposte crescono in misura proporzionale a quanto si impoverisce il Sistema Sanitario.

“Arbitrario, illegittimo, nullo”. La Corte suprema di New York respinge l’obbligo vaccinale per i sanitari

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“Arbitrario, illegittimo, nullo”. La Corte suprema di New York respinge l’obbligo vaccinale per i sanitari

Altro che “non irragionevole né sproporzionato” (cit. Corte Costituzionale), la Corte suprema di New York ha dichiarato “arbitrario, illegittimo e nullo” l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per i sanitari “perché i farmaci mRNA non prevengono la trasmissione del virus”.

Qui trovate la decisione, depositata il 13 gennaio 2023, firmata dal giudice Gerard Neri che ha stabilito che l’obbligo vaccinale Covid-19 per gli operatori sanitari è da ritenersi “nullo e senza effetto“. Respinta la richiesta di archiviazione inoltrata dal Dipartimento di Salute.

2023, come cambierà il racconto del virus

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2023, come cambierà il racconto del virus

Cari amici del blog,

Nell’augurarvi buon anno, cedo a una previsione. Presto si parlerà in televisione di quanto i vaccinati siano protetti. Intendo dire che ai telegiornali e alle trasmissioni dedicate alla pandemia verrà dato spazio ai dati ISS che monitorano l’infezione e la protezione individuale ogni sette giorni. 

Se state pensando che queste notizie abbiano già fin troppo spazio, vi invito a proseguire.

Guardando ai dati ISS del 24-12-22 emerge che, in percentuale, si infettano di più i vaccinati rispetto ai non vaccinati, dai 5 ai 79 anni.

In dettaglio: rispetto ai coetanei che non hanno mai fatto un vaccino anti Covid, i bambini di 5-11 anni si infettano il 39% in più; i giovani adulti 12-39 anni con booster il 36% in più e gli adulti 40-59 anni il 64% più.

Solo fra 80enni e over 80 i dati ISS mostrano nei vaccinati con un booster meno infezioni dei non vaccinati.

Inizia oggi il Congresso sulla pandemia respinto dal Politecnico di Torino

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Inizia oggi il Congresso sulla pandemia respinto dal Politecnico di Torino

Non si svolge più al Politecnico di Torino, il congresso intitolato “Salute, Scienza e Società alla prova della pandemia”. Un dibattito articolato su cinque aree tematiche: Medicina, Diritto, Bioetica, Sociologia e Comunicazione per riflettere sulla pandemia Covid 19 a distanza di due anni e mezzo. La preparazione dei lavori è in corso da diversi mesi, i relatori che hanno risposto all’invito appartengono a tutti i Paesi. Gli interventi iniziano oggi, lunedì 21, alle ore 15 e si concluderanno venerdì 25 con la tavola rotonda delle ore 17, nella sede dello Sporting Dora di corso Umbria 83, a Torino.

Eventi avversi post vaccino: l’Inghilterra batte l’Italia

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È stato divulgato il tredicesimo rapporto Aifa di sorveglianza passiva sui vaccini anti Covid. Il periodo preso in esame parte dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre 2020 e arriva fino al 26 settembre 2022.

La prima osservazione che balza all’occhio è che, stando ai dati raccolti da Aifa, le vaccinazioni anti Covid sembrerebbero quasi innocue. Non sono evidenziati eventi avversi gravi come gli ictus conseguenti a rialzo pressorio di cui ci ha parlato il medico intervistato nel precedente post. Non vi sono elencati mieliti trasverse, paralisi dei nervi facciali, embolie con e senza piastrinopenia, trombocitopenie immunitarie, sindromi da perdita capillare, emorragie uterine, peri e miocarditi e gonfiori facciali in chi ha ricevuto filler. Malattie che invece hanno afflitto gli abitanti del Regno Unito dopo le stesse vaccinazioni.

La differenza è vistosa. Mentre in Italia il tasso di segnalazione è di 99 ogni 100.000 dosi, in Gran Bretagna è più del doppio. Il sistema di segnalazione del cartellino giallo, pur essendo anch’esso una forma di vigilanza passiva, riporta 2-5 segnalazioni ogni 1.000 vaccini.

Bambini resi più cagionevoli dalle protezioni o “piccoli serbatoi?”

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Bambini resi più cagionevoli dalle protezioni o “piccoli serbatoi?”

Da un lato la notizia che i bambini piccoli, negli Stati Uniti, si stanno ammalando di più (di raffreddori) da quando hanno smesso di indossare le mascherine. Perciò i medici parlano di immunità compromessa.

Dall’altro la volontà di vaccinare contro il Covid (per la prima o seconda-terza volta) i bimbi più piccoli, altrimenti denominati “serbatoi di virus”, untori in grado di far ammalare (ma due anni fa si diceva uccidere) i nonni. Questo succede in Italia.

In mezzo alle due notizie c’è l’Oceano. Da una parte i medici si chiedono come mai i bambini siano diventati così cagionevoli. E, guardate, alla fine la conclusione è che troppe protezioni fanno male. “L’immunità si indebolisce se non è stimolata – ci spiega l’epidemiologo Stefano Petti – , sembra un paradosso ma è così. Vivere in assenza di microbi è come trovarsi con una gamba ingessata: tolto il gesso la gamba deve riprendere a funzionare”.

Ma nel Paese capofila delle strategie vaccinali prevalgono altre riflessioni. Come mai i piccoli sono sfuggiti alla campagna di iniezioni a tappeto? Si chiedono alla Sip, Società  Italiana di pediatria.

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