Lettere alla redazione

LETTERE ALLA REDAZIONE

Dissonanza Cognitiva?

Dissonanza Cognitiva?
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3 - 6 minuti di lettura

Il clima di tensione che stiamo vivendo in questi giorni e in queste ore è palpabile.
Dalle contestazioni nelle piazze di tutta Italia per il green pass, imposto dal 6 agosto con il Decreto Legge n. 175 del 23 luglio scorso, si è potuto percepire quanto la stanchezza regna sovrana e la tolleranza sia arrivata al suo minimo storico.
In un brevissimo periodo si sono distrutti contemporaneamente quello che era definito il principio di precauzione, caposaldo nell'ambito della salute, e il criterio di falsicabilità introdotto da Karl Popper, in netto contrasto con chi intende una politica di condotta cautelativa soprattutto nell'ambito della salute.

Oggi viene concesso il diritto alla paura nei confronti di un virus, ma al contrario nulla è consentito nei confronti di una terapia genica, attraverso un vaccino, che sta seminando sulla propria strada danni irreversibili fino ad arrivare alla morte.

Gente comune, operai, impiegati, segretarie, casalinghe, pensionati, tutti sono divenuti nel contempo esperti e vittime dello stesso sistema che però trova una forte alimentazione da parte di un mainstream capace, anche in un brevissimo lasso di tempo, di dire tutto e il contrario di tutto.

Pubblichiamo la lettera ricevuta da una nostra lettrice, che ha voluto concentrare la questione su quella che è certamente definibile una dissonanza cognitiva, e che si va a correlare senza indugio alla situazione attuale che sta interessando oggi il personale sanitario, domani certamente anche quello scolastico, vittime di sospensioni dal lavoro, con addirittura sospensione della retribuzione, senza il minimo rispetto di quel principio di precauzione laddove la questione scientifica che riguarda i vaccini anti-Covid è molto controversa.

Ore 18 del 27/07/2021 son in viaggio verso casa … Non c’è musica che possa smorzare il clima di tensione che si respira in questi giorni.

Radio Montecarlo, SKY TG 24 “acchiappo” con le orecchie le ultime notizie in “corsa”.

Il giornalista sta raccontando di come si è in attesa che il CTS si pronunci sull’obbligo vaccinale verso gli insegnanti e gli studenti, affinché si ritorni in presenza.  Scongiurare la DAD è l’obiettivo principale di questo anno scolastico.  La notizia viene data così velocemente, che nonostante tutto nella mia testa i “?” non faticano ad arrivare :

  • Gestire le classi con un numero ridotto di alunni?
  • Incrementare il parco auto dei bus locali?
  • Garantire le lezioni in luoghi salubri?

Noi genitori la realtà scolastica la conosciamo bene, la viviamo quotidianamente e siamo al corrente di tutto ciò che potrebbe esser migliorato…

E’ mai possibile che oggi l’unico strumento per mettere in sicurezza gli insegnanti e i nostri figli sia la panacea di questo farmaco sperimentale?

Qui si potrebbe aprire un dibattito senza fine, ma ci tengo a sottolineare che non manca occasione per ripensare a quanto ancora si potrebbe fare…

Dov’è la prevenzione?

Non è forse la scuola di mio figlio che promuove una sana alimentazione, e negli anni ha introdotto oltre al consumo di cibi sani e genuini la distribuzione di frutta e verdura durante la ricreazione?

E’ sempre lui che anziché svolgere le ore di educazione fisica in palestra, affronta la lezione all’aria aperta anche in un clima NON del tutto favorevole, con la bella frase “NON ESISTE IL BRUTTO TEMPO, SOLO VESTITI SBAGLIATI”

Quindi, mi chiedo… Se abbiamo insegnanti che si battono per mantenere i nostri figli attivi, ed allenati ad usare lo spirito critico, insegnando loro cos’è il sistema immunitario, che ne devono avere cura, che bisogna assolutamente sconfiggere eggregore e svecchiare la scuola di mal comuni e consuetudini, perché oggi gli stessi insegnanti non devono esser ascoltati per gli stessi principi che son tenuti a portare avanti?

Perché questi insegnanti devono subire un’unica idea di “cura” preventiva, senza che possano mettere in atto tutte le strategie ad oggi conosciute?

Non si stanno battendo per gli stessi ideali che fino ad oggi hanno trasmesso ai nostri figli? Non si tratta forse di soffermarsi, ragionare, e poi trovare una soluzione comune che possa soddisfare le esigenze individuali e della comunità? Non si è parlato di inclusione? E’ perché allora oggi viene VIETATA la libera scelta? La teoria e la pratica non dovrebbero andare di pari passo? …..

…. Tornando a Sky TG 24, a questa notizia ne segue un'altra ... “NEGLI USA – USARE MASCHERINE AL CHIUSO ANCHE PER I VACCINATI”, e lì mi son dovuta accostare, perché volevo prestare tutta la mia attenzione. In un nano secondo acutizzo l’udito e sento il cronista che ci informa che dall’altra parte del Mondo si sta ipotizzando di far indossare le mascherine anche negli ambienti chiusi. La motivazione è che i soggetti nonostante siano IMMUNIZZATI o VACCINATI non sono sufficientemente tutelati contro la VARIANTE DELTA, che è assai diffusa negli STATES.

Inserisco la marcia, guido fino a casa e penso, che deve esserci qualcosa che non va…

Che il modo di fare informazione, sicuramente è cambiato sotto i miei occhi ed orecchie in questo caso, e che nessuno, nemmeno il più diligente dei capo redattori  è in grado di valutare il tipo e la sequenza delle informazioni trasmesse.
Nella frazione di qualche minuto l’intero popolo radiofonico ha potuto apprendere di come si ci debba battere per far vaccinare l’intero mondo scolastico al fine di ritornare in presenza e tutelare la salute di tutti, ed in seconda battuta la notizia viene letteralmente smontata e smentita informandoci che i vaccini sono letteralmente inaffidabili per proteggerci dalla stessa variante che è in circolo in tutto il mondo.

Ora chiedo ai vostri lettori, è questo è il modo di fare notizia? Vi invito a leggere le più importanti testate e a  guardare coi vostri occhi, col vostro spirito critico.
Trovare informazioni di tale “DISSONANZA COGNITIVA” è all’ordine del giorno.
Fare confusione pare esser il primo degli obiettivi.

Non sono una veggente, ma per come si stanno susseguendo i fatti, non mancheranno DIRIGENTI d’AZIENDA che cavalcheranno l’onda dello Stato di Emergenza per promuovere un unico pensiero.
D’altronde la scuola ed il mondo annesso fanno Impresa da tempo ormai.

Oggi prendere posizione scegliendo il piatto della bilancia dove l'ago punta con più facilità pare esser una “salvezza".

L.M.

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