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LA LOMBARDIA VERSO IL VACCINO OBBLIGATORIO

Antinfluenzale panacea del post-pandemia

Antinfluenzale panacea del post-pandemia
  • LA LOMBARDIA VERSO IL VACCINO OBBLIGATORIO
2 - 4 minuti di lettura

Approvata all’unanimità in Regione Lombardia, lo scorso 16 giugno, una mozione volta a decretare l’obbligo del vaccino antinfluenzale per anziani, insegnanti e categorie fragili 1.

Entrando nel dettaglio della mozione, leggiamo che il Consiglio regionale della Lombardia “impegna la Giunta e l’Assessore competente a istituire immediatamente una struttura di programmazione sanitaria che provveda al coordinamento dell’assistenza territoriale e dei servizi sociali dei comuni e garantisca la vaccinazione antinfluenzale obbligatoria per i cittadini over 65, le categorie fragili e gli insegnanti, così da ridurre i fattori confondenti per il COVID-19 in presenza di sintomi analoghi. provvedendo all’immediato approvvigionamento” (pag.3/3).

Chi sono i soggetti “fragili”?

Resta da comprendere cosa si intenda nello specifico con “categorie fragili”, poiché è doveroso un distinguo tra “persona fragile” e “lavoratore/trice fragile”.
Tuttavia, in entrambi i casi, il target risulta estremamente ampio, poiché  ingloba diversi soggetti.

Una generica definizione di “persona fragile” può essere rintracciata nel DPCM 08/03/2020 e successivi fino al DPCM 26/04/2020 che all’art. 3, comma 1, lett b) prevede che “sia fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multi morbilità o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”.

Parlando, invece, di “lavoratori e lavoratrici fragili” possiamo individuare una categoria più specifica di soggetti: in base ai dati epidemiologici, rientrano in tale categoria le lavoratrici e i lavoratori di età superiore ai 55 anni, oppure di età inferiore ai 55 anni con alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche) 2.

Si evince che le normative di questi ultimi mesi hanno posto l’attenzione dapprima verso la “persona fragile” e successivamente verso il “lavoratore fragile”: l’ambito di applicazione riscontrato è quello delle patologie gravi, come circoscritto dal DL 17/03/2020, poi ripreso dalla Legge n. 27 del 24/04/2020 in conversione del DL appena citato e, successivamente, dal DL n. 34 del 19/05/2020 3.

Appare, pertanto, estremamente difficoltoso, in prima lettura, focalizzare con precisione i destinatari della mozione: parliamo della categoria dei lavoratori fragili o, più genericamente, di tutti i cittadini fragili?

Difficile, pertanto, individuare la platea dei candidati vaccinandi, quale elemento chiave per comprendere i numeri reali dei soggetti chiamati in causa, nonché i relativi costi a carico del servizio sanitario nazionale e regionale.
L’unico dato evidente è l'obiettivo di allargare, con estrema vaghezza, le fasce di popolazione destinate a questo trattamento farmacologico.

Obbligo senza pegno?

Il testo non specifica quali metodi e/o strumenti adotterà la Regione per dissuadere dal rifiuto della vaccinazione coloro che vorranno esercitare il diritto di scegliere o meno se sottoporsi ad un trattamento sanitario.

Auspicando che l’obbligo imposto non entri in conflitto con altri diritti costituzionalmente sanciti (come già avvenuto, tra l'altro, per la fascia 0-16 anni in seguito all’introduzione della legge 119/2017), potrebbero subentrare anche sanzioni di carattere economico?

Al momento poca chiarezza, nulla si evince dal testo della mozione.

Ma i fattori confondenti?

Vaccinare a tappeto applicando la diagnosi differenziale, vale a dire, il meccanismo attraverso il quale si delega ad un farmaco, per esclusione, la diagnosi di una patologia recentissima come il Covid-19, attribuendo allo stesso totale efficacia su tutti i pazienti che ne faranno uso.

Secondo alcuni medici, tra cui l'infettivologo Dott. Franchi, questa ipotesi è pressoché errata, tanto da essere altresì rischiosa, come ci spiegano durante la seguente intervista:

Doverosa una riflessione finale circa l’esito della votazione unanime di questa mozione: utopico, se non distopico, pensare che esistano ancora forze di maggioranza e di opposizione, poiché la politica nostrana ha dimostrato empiricamente, che la coerenza non è più di moda, dando prova delle peggiori giravolte di tuttI i tempi in molti  ambiti res publica.

 

Fonti:

  1. Regione Lombardia | pdfDELIBERAZIONE N. XI/1089
  2. INAIL | Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione
  3. la Repubblica | Lavoratori fragili e fragilità del lavoro: medici e imprese per la fase 2 | 11/05/2020

 

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