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E' necessaria chiarezza

Bimba di 2 anni: decesso dopo il vaccino. Il ministro Grillo invia gli ispettori a Melfi

Bimba di 2 anni: decesso dopo il vaccino. Il ministro Grillo invia gli ispettori a Melfi
  • E' necessaria chiarezza
2 - 3 minuti di lettura

Si apprende questa mattina, dal sito del Ministero della Salute, il Comunicato Stampa che evidenzia la volontà del Ministro Grillo di inviare gli ispettori a Melfi per il caso della bambina di 2 anni e mezzo deceduta dopo la somministrazione del vaccino.

La notizia non aveva avuto alcuna diffusione da parte dei media nazionali nei giorni scorsi, considerando che il decesso della bambina risale al 10 ottobre scorso.
Il primo ad averne dato notizia il sito di Telenorba che in alcuni momenti aveva visto andare offline i server, tanto da far pensare ci fosse qualcosa di strano.
Probabilmente perchè la notizia del decesso dal loro sito stava facendo il giro del web, da molte ore sulle bacheche di molti account Facebook privati e gruppi di discussione, concentrati soprattutto sul tema dei vaccini.

Saranno quindi ora gli ispettori del Ministero a dover fare chiarezza sul caso che di certo ha destato molto scalpore, sia per l'età sia per l'accostamento dell'inoculazione del vaccino a una bambina che, da quanto riportano le fonti, soffriva della Sindrome di Dravet.

La sindrome di Dravet è una forma di epilessia mioclonica grave dell'infanzia, generalizzata e sintomatica, che insorge entro il primo anno di vita e che è caratterizzata da prognosi grave e ritardo psicomotorio ingravescente.

Agli addetti ai lavori è stata posta la domanda: è possibile che in un ambiente sanitario nessuno si sia chiesto se era il caso di procedere all'inoculazione del vaccino, senza correlare la stessa alle eventuali problematiche legate alla malattia?

Una ricerca su Pubmed, dal titolo "Altered vaccine-induced immunity in children with Dravet syndrome", pubblicata nel 2018, espone nel suo abstract una frase che porta ad alcune riflessioni: "La vaccinazione è l'innesco del primo attacco in circa il 50% dei casi".

Con tutte le cautele del caso, ci sono anche degli interventi da parte di alcuni professori, uno di questi il Dr. Fabio Franchi, Medico con Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e in Malattie Infettive.

Quello che riporta pubblicamente sul profilo Social, lo evidenziamo in quanto una integrazione inserita nella giornata di oggi:

La valutazione accurata della sindrome di Dravet non può essere effettuata in modo serio in questo contesto (su facebook). Tuttavia ancora una volta assistiamo alla fuorviante versione che ”gli studi scientifici sono lì a testimoniare che la vaccinazione non ha un’influenza significativa sull’evoluzione della malattia e neppure sullo scatenamento delle convulsioni”. Invece non è così. Anche in questo caso non c’è affatto consenso unanime. “Alcuni autori suggeriscono un atteggiamento cauto quando viene offerta la vaccinazione a pazienti con questa sindrome, sulla base di casi di encefalopatia acuta post vaccinica e la prova è che la encefalopatia acuta è la più frequente causa di morte in questi pazienti. Essi ipotizzano che la vaccinazione potrebbe scatenare una grave e dal momento largamente sconosciuta encefalopatia in un sottogruppo di pazienti con la mutazione SCN1A” (Zamponi N et al. PMID: 24405698). Quindi la vaccinazione come causa di morte della piccola è perfettamente plausibile e – a causa dello stretto nesso temporale - resta la prima ipotesi da fare.

Ora si attenderanno gli esiti dell'autopsia e delle indagini degli ispettori, per quello che sembra un nesso di causalità che non lascia molto spazio ai dubbi.

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