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DOMANDE, QUESITI, DUBBI ABBANDONATI A CHAT. DOVE E' IL TUTOR?

Decreto Sostegni: medici specializzandi nei centri vaccinali senza chiari protocolli

Decreto Sostegni: medici specializzandi nei centri vaccinali senza chiari protocolli
  • DOMANDE, QUESITI, DUBBI ABBANDONATI A CHAT. DOVE E' IL TUTOR?
4 - 8 minuti di lettura

Lo riportava la Gazzetta Ufficiale n. 70 del 22 marzo 2021: il testo del Decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni appena precedenti, prendeva luce evidenziando le diverse misure in adozione per la sanità, in particolare le modalità per affrontare l'emergenza Covid19.

Al di là degli ormai ovvi finanziamenti per alimentare la massiccia campagna di vaccinazione, nel provvedimento vengono inserite diverse voci, e tra queste quella che catturava la nostra attenzione riguardava la possibilità di reclutare medici specializzandi, medici ambulatoriali, odontoiatri, medici di continuità assistenziale e molte altre figure, soprattutto dopo il flop del bando di reclutamento di dicembre 2020.

Del resto, se l'intento era o è quello di somministrare 56 milioni di dosi in Italia, serve personale, e ne serve molto.
Quello che ci preoccupava e che tuttoggi non ci lascia sereni, sono quelle figure la cui preparazione, almeno fino a marzo scorso, non permetteva loro diverse attività: uno specializzando, ad oggi, non può sostituire il personale sanitario, non può esercitare una prestazione occasionale per più di 30 giorni e deve essere seguito obbligatoriamente da un tutor.

Molti di questi - e non solo - li troviamo, nel pieno della loro operatività nei centri vaccinali, a porre domande tra le più disparate all'interno di chat su smartphone: è questa la figura del tutor?

A loro è affidata la vita di persone che, anche con fatica e molti dubbi, si recano presso uno dei centri attrezzati per farsi inoculare un vaccino che, nelle sue varie tipologie, può anche arrecare un danno alla persona portandola anche alla morte.

Attenzione: l'intento di questo articolo non è quello di diffamare delle persone, dei professionisti del comparto sanitario, e nemmeno una o più categorie che anzi, vorremmo proprio tutelare.
Per questo, nei testi e nelle immagini che andiamo a mostrare, nessun nome o immagine o logo o profilo è riconducibile a chi ha partecipato a quelle conversazioni; anche perché noi oggi ci siamo limitati a mostrare una conversazione, ma non è l'unica e durante la giornata, di quesiti come questi, ne abbiamo da riempire un database.

Segnaliamo peraltro che sul sito della Federspecializzandi (area FAQ), che è proprio li che queste figure professionali vengono tutelate, apprendiamo i limiti a loro imposti a livello contrattuale, ma soprattutto il fatto che la loro attività sanitaria deve avvenire sotto la presenza di un Tutor.
Nella stessa sezione troviamo la risposta ad esplicita domanda: Lo specializzando può sostituire il personale sanitario?

No. Il Decreto Legislativo n. 368 del 17 agosto 1999 afferma chiaramente che in nessun caso l’attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva del personale di ruolo.
Tutto ciò che viene svolto dallo specializzando dovrebbe sempre essere supervisionato dai tutor.
Vedi anche: Parere giuslavoristico sul contratto di formazione specialistica (10/06/2008)

Purtroppo non è uno scherzo, anche noi ci siamo ritrovati, come noti siti di debunker che tentano di denunciare fake e fuffa, a dover valutare le numerose segnalazioni che sono arrivate in redazione riguardo queste chat composte principalmente da medici che, in questo periodo storico, stanno operando nei centri vaccinali somministrando le dosi a tutti gli italiani che si stanno prenotando attraverso le piattaforme regionali e provinciali.

Ma quello che ci ha spiazzato non è solo il fatto che le domande, anamnesi, valutazioni sui rischi annessi alla vaccinazione siano abbandonati a delle chat, ma che gli stessi confermino quanto siano loro stessi lasciati soli dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore della Sanità riguardo i protocolli da seguire in base alle patologie o in generale al caso che si trovano davanti, anche quello meno particolare.
Caso che poi resta pur sempre una persona, con una vita, dei familiari, e un rispetto implicito che va all'individuo.

Ma andiamo per ordine.
Prendiamo una di queste chat, creata con tanto di logo e facente riferimento ad una sigla di medici specializzandi.
La chat permette di non farsi notare, basta non premere il tasto "unisciti", non si può intervenire, ma si può leggere tutto il contenuto.
In alcuni momenti calma piatta, in altri aumenta il ritmo, con momenti di tensione sulla tematica e il caso esposto.

Riportiamo solo alcuni commenti intercettati, perché se dovessimo riportarli tutti ci vorrebbe un dossier, la nostra vorrebbe essere una azione di richiamo della magistratura e/o degli organi competenti, che possano indagare su queste circostanze, perchè sono inquietanti. Come abbiamo detto in premessa, non attribuiamo colpe a questi che diventeranno con molta probabilità professionisti specializzati del campo medico, ma vogliamo denunciare l'accaduto.
La volontà di una vaccinazione di massa purtroppo deve fare i conti con questi episodi, quanti credete siano su milioni di dose già somministrate? Non siamo nuovi ai casi di cronaca di questi giorni, dove ci sono stati errori di inoculazione, di diluizione delle fiale (già due sono i casi noti alla cronaca nazionale, chissà quanti altri non hanno raggiunto le pagine dei giornali).

Partiamo con il primo passaggio (abbiamo doverosamente nascosto immagini riconducibili alle figure coinvolte, così come i nomi):

21e19 specializzandi 01

Esiste anche il seguente caso: pz il cui sierologico attesta un titolo pari a 60 unità, ma lui dichiara di non aver mai avuto manifestazioni cliniche e di non aver mai fatto un tampone. In tal caso che si fa?

Non tarda la risposta:

21e19 specializzandi 02

E' come se non avesse il COVID! Vanno chiesti i referti dei tamponi! Se non vi portano i referti di un tampone positivo è come se non avessero contratto il virus.

21e19 specializzandi 03

Quindi uno ha titolo anticorpale alto ma non ha un tampone che indica aver avuto il covid non è nostro dovere valutare per bene il caso? Mica siamo salumieri.

L'interveno di una terza parte almeno pone il dubbio, ma sono i commenti successivi a servire su un piatto quello che noi sospettavamo da tempo:

21e19 specializzandi 04

Hai perfettamente ragione! Solo che da linee guida dell'ISS devi fare riferimento al tampone e non al titolo sierologico! Perchè poi non ci sono nemmeno dei cut off di valore sierologico su chi vaccinare e chi meno! Siccome seguendo le line guida, anche se sbagli, sei comunque coperto perché stai facendo tutto giusto.
Se invece fai di testa tua e sbagli, il problema diventa più grande.
Gli avvocati sono subito pronti che aspettano un nostro sbaglio! E' brutto da dire ma è la verità!

Vi riportiamo i vari passaggi per farvi capire bene il ragionamento di questi medici: innanzitutto non ragionare con la tua testa (non ti è permesso), anche se il dubbio ti viene, perché se le linee guida dicono altro tu non rischiare perché gli avvocati, le richieste di risarcimento probabilmente, sono dietro l'angolo.

Ma la conversazione non si placa:

21e19 specializzandi 05

Io mi riferivo al paziente al quale si potrebbe far presente che ha una situazione che va approfondita. Magari aspetta un attimino e rifà il sierologico più avanti.

 21e19 specializzandi 06

Il problema potrebbe venire fuori dopo se lui nel frattempo prende il COVID e muore! E quando è venuto a vaccinarsi, tu non l'hai fatto perché secondo te aveva già gli anticorpi e l'hai rimandato! Succederebbe un casino anche se tu hai ragione a non vaccinarlo!
Ma nelle linee guida non c'è scritto da nessuna parte di guardare il sierologico perché poi non si sa nemmeno quale sarebbe un titolo anticorpale che ti può proteggere.
Ps: scusate se ho preso un caso proprio estremo!!

Succederebbe un casino anche se tu hai ragione a non vaccinarlo!

Appare abbastanza evidente la questione, qui non è in gioco il rapporto rischio / beneficio inerente l'inoculazione di un vaccino e l'eventuale reazione avversa, qui è in gioco il rischio di fare il proprio lavoro, ma a fronte del fatto che non esiste un protocollo che ti conferma ciò che tu sai e che hai studiato, meglio inoculare comunque.
Se al vaccinato non succede nulla, siamo tutti felici! Se il vaccinato ha una grave reazione avversa o muore per le conseguenze non importa, comunque tu hai seguito i protocolli dell'Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute.

E quindi sei assicurato.... tematica che esce spesso nei commenti insieme alla valutazione dei contratti di lavoro e alle ore straordinarie già prestate!

Per dovere di completezza, e proprio per far comprendere che, da parte nostra, va tutta la comprensione verso questi medici, vi riportiamo i passaggi finali che vi fanno comprendere come, anche loro, si trovano a lavorare:

21e19 specializzandi 07

Forse sono troppo pessimista a pensarla così se si seguono le linee guida, anche se si sbaglia! Non è stata colpa nostra! Invece se si sbaglia non seguendo le linee guida, sarebbe troppo difficile mostrare che non abbiamo colpa.

Il problema è anche che non c'è proprio come approfondire, dal sierologico non hai modo di risalire all'era del contagio. Ne ti puoi orientare su un eventuale discesa degli anticorpi.

21e19 specializzandi 08

No aspetta. Il tasso di mortalità è estremamente basso, non dimentichiamolo. Il Covid può prenderlo anche se vaccinato. La questione rimane apertissima proprio perché è tutto aleatorio pur seguendo le linee guida.

Il Covid può prenderlo anche se vaccinato.

Ci poniamo il dubbio a questo punto se, poi, questo paziente sia stato vaccinato comunque e perché!

Doveroso segnalare che chi scrive ha subito più perdite di familiari nel 2020, senza mai attribuire colpe ai medici o a loro negligenze, ma piuttosto, con indagini doverose e prove alla mano, per la negligenza di questo paese attraverso le istituzioni sanitarie.

 

Fonti:

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