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DEMOCRAZIA DIRETTA: MA QUANDO?

#VACCINI: Una piattaforma privata vale più dell'interesse di 110.000 cittadini italiani

#VACCINI: Una piattaforma privata vale più dell'interesse di 110.000 cittadini italiani
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3 - 6 minuti di lettura

Sono considerazioni che hanno fatto il giro del web nei minuti appena successivi la pubblicazione dei risultati della piattaforma Rousseau.
63.150 su 79.634 utenti votano su un sistema di proprietà privata, di cui non sono chiari funzionamento e protocolli informatici, e sono coloro che decidono e avvallano il nuovo Governo "Conte bis".

Il confronto è immediato: 110.000 cittadini italiani, durante l'estate 2018, utilizzando gli strumenti avvallati dal Ministero per i rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta, si recano presso gli uffici dei propri Comuni di appartenenza per depositare e protocollare la firma su una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per tentare di risolvere il nodo vaccini, e sono ancora in attesa dopo oltre un anno.

Una domanda sorge spontanea: quando i temi sono scomodi i tempi si allungano, mentre si abbreviano se sono poltrone quelle da spartire (o da mantenere)?
E' certamente un quesito che sarà da porre anche al neo Ministro alla Salute Roberto Speranza, in quanto migliaia di bambini sono esclusi dalle scuole per una Legge 119 piena di falle.

In Commissione Sanità al Senato un nuovo impianto di Legge (DDL 770 di cui potete leggere anche qui) era in discussione per andare a superare (con pregi e difetti) la Legge 119 che a tuttoggi si occupa di regolamentare la prevenzione vaccinale in Italia.
Un Disegno di Legge che si proponeva con il paradosso (quasi definibile un ossimoro) dell'obbligo flessibile, tanto caro all'ex Ministro della Salute Giulia Grillo.

Diverso per intenzioni rispetto a quella Proposta Di Legge di iniziativa popolare che nel corso del 2018 ha scomodato 110.000 italiani (in realtà molti di più da quanto confermato dai promotori, visto che alcuni comuni ancora oggi inviano i moduli compilati) per farli recare in un comune per depositare la propria firma.
Una netta differenza di approccio e di rispetto delle regole.

Con un Governo che si era fatto portavoce di nuovi strumenti di democrazia diretta avvallati direttamente da un Ministero dedicato, che era poi quello che trattava e tratta tutt'oggi i rapporti con il Parlamento, fa riflettere quanto possano cambiare le prospettive in base a chi governa e relativi interessi.
Non sarà un caso che anche il nome del dicastero sia stato accorciato.

E' evidente che per il Movimento 5 Stelle stanno più a cuore questi utenti della piattaforma Rousseau, che certamente avranno identificato e ben selezionato, rispetto a dei cittadini che con la propria identità e fisicità hanno utilizzato strumenti che sono garantiti dalla nostra Costituzione, tra queste la Proposta di Legge di Iniziativa Popolare.

Ha lasciato anche qualche perplessità l'ira di Beppe Grillo, così come definita su alcuni quotidiani come IL MESSAGGERO, che spinge, in corso di votazione, a far modificare l'ordine di apparizione dei bottoni per il voto, ritenendosi boicottato.
Immagino, senza fare alcuna illazione sulla integrità dei voti e quindi della volontà espressa dai votanti, che se qualche addetto ai lavori chiederà i log del server o accesso agli stessi, per la trasparenza che hanno sempre detto di voler dimostrare, li forniranno.

Ma quello che più ci interessa non è la coerenza di un partito, ma più quanta importanza venga data ai cittadini italiani e all'espressione della volontà di quest'ultimi.

La prevenzione attraverso l'inoculazione dei vaccini in Italia avviene con metodi alquanto discutibili che nulla hanno anche fare con la salute, ma piuttosto con la politica e i rapporti che i precedenti governi hanno avuto in Italia e all'estero con aziende private che hanno anche fatto il loro ingresso dalla porte principale nello stesso Montecitorio.

Molti degli elettori di quello che era definito il Governo giallo/verde avevano confidato nei due partiti affinchè venisse posto uno stop a obblighi coercitivi, ma le promesse fatte non hanno trovato alcun seguito.

Da questo lunedì sono riprese in molte regioni d'Italia le scuole dell'infanzia.
E con l'avvio sono ripartite anche le esclusioni di bambini in perfetto stato di salute, con l'unica colpa di non aver seguito un calendario vaccinale imposto senza alcun criterio e soprattutto senza ascoltare le famiglie che hanno posto forti perplessità sulla efficacia e l'utilità di queste vaccinazioni, senza omettere anche i danni alla salute provenienti dalle stesse e confermati dai dati ufficiali.

Ci ricordiamo vero che il Decreto Lorenzin, che diete forma alla Legge 119 a fine luglio 2017, nacque proprio come decreto d'urgenza?
Siamo ancora in attesa di risposte su quale fosse quella urgenza, vista la totale assenza di epidemie.
Ma nonostante questo, i bambini sono esclusi, ghettizzati, bullizzati dalle stesse istituzioni che dovrebbero proteggerli.

Nella giornata di ieri la ex Ministro Giulia Grillo, informata della fine del suo incarico, si affida ai social per ringraziare per tutti i messaggi arrivati: paradossale notare quanti di questi hanno sottolineato l'inversione di rotta evidenziata dalla stessa durante i 14 mesi di occupazione del dicastero.

Ora le attenzioni finiscono sul neo ministro, Roberto Speranza, deputato di LeU.
Una svolta che non è passata inosservata considerando il fatto che uno dei ministeri che muove capitali economici inenarrabili passa nelle mani di un ex PD oggi tra i capofila di Articolo 1 - MdP.
Considerando che la ex ministra è stata spesso attaccata durante il suo incarico per NON aver mai risolto la vertenza cruciale dei vaccini, c'è anche da sottolineare che LeU è un partito che si è contraddistinto anche in passato per battaglie contro una Sanità "troppo privata".
Vedremo se questo comportamento sarà confermato e coerente, visto che sono loro ora, attraverso Speranza, a condurre i giochi.

Non di meno, anche il neo Ministero dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti avrà il suo bel da fare quando il pressing arriverà anche alle porte del suo ufficio.
Già vice ministro con delega sull'accademia dell'ormai ex Marco Bussetti, ha già espresso importanti volontà di natura economica riguardo al suo dicastero, parlando di "micro tasse" sui grandi volumi delle bibite gassate e zuccherate, merendine a gettone, inquinanti voli aerei.
Speriamo che l'attenzione posta dal Ministero che va ad effettuare anche una invasione di campo nel ministero del collega Speranza sia di buon auspicio per chi sta cercando di fornire rimedi alla salute e non di crearne.

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