La Federazione obbliga al silenzio, ma il C.I.A.T.D.M. non ci sta

- Medici imbavagliati: il diktak arriva dalla FNOMCEO
L'Italia evidenzia da anni una sempre più ridotta disponibilità di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta.
Già nel 2013 si evidenziava come il turnover fosse in forte calo, tanto da dipingere un quadro di medici dai capelli bianchi ormai sempre più diffuso.
Quindi ad una minore diffusione di professionisti di medicina primaria, ognuno con la propria specializzazione, si contrapponeva l'aumento degli anni di esperienza.
In un paese "normale" questo dovrebbe essere espressione anche di un alto livello di interazione con i propri pazienti, di fiducia, e di libera azione soprattutto sul metodo di cura da consigliare all'assistito.
Invece assistiamo a censura, attacchi verbali, richiami, fino ad arrivare anche a richieste di radiazione nei confronti di medici che si sono permessi di esprimere criticità nei confronti delle vaccinazioni, spesso per le esperienze vissute negli anni.
Tutto avvenuto anche verso medici che esercitano privatamente, considerando che solo nel mondo della pediatria i convenzionati sono meno del 40%, il resto svolgono attività privata o sono medici ospedalieri.
Medici liberi in via di estinzione, pianti e rimpianti anche dal C.I.A.T.D.M. (Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori).
L’ennesimo appello al buonsenso e alla libertà di espressione, si aggiunge a quello dei sindacati della scuola, delle associazioni e dei comitati che lottano per la libertà di scelta terapeutica e per il diritto all’istruzione.
Specie da proteggere
Il “Documento sui vaccini” stilato in data 8 luglio 2016 dalla FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) non lascia scampo sul tema, imponendo a chiare lettere un diktat molto distante dall’esercizio libero della professione medica, pena l’infrazione deontologica, sovente tradotta in “radiazione”.
Una vera e propria minaccia ai camici bianchi, in particolare verso coloro che esercitano la medicina personalizzata e predittiva, molto più numerosi di quello che si vuole far credere all’opinione pubblica.
Non sono rare le segnalazioni pervenute a varie associazioni per denunciare pressioni e intimidazioni, come vittime di un regime totalitario.
Queste le parole che scriveva il Presidente Filippo Anelli e che si possono leggere dal portale della FNOMCEO:
La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri ribadisce che la sua posizione sulle vaccinazioni come strumento di sanità pubblica è espresso in maniera chiara, inequivocabile e condivisa nel Documento sui vaccini ....
Un documento che, per volontà dei presidenti d’Ordine, ribadisce, nero su bianco, un concetto che è del resto implicito nell’osservanza delle regole deontologiche, che impongono già di loro al medico di informare la sua opera sulle evidenze scientifiche ...
Il consiglio di non vaccinarsi nelle restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica ...
C’era bisogno di ribadire un concetto così ovvio per un medico?
L’appello del C.I.A.T.D.M.
Senza entrare nel merito dell’utilità e dei rischi delle vaccinazioni, il Coordinamento ribadisce che stiamo assistendo ad una pesante violazione della Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo, che vieta la discriminazione di un bambino per qualsiasi ragione, incluse le scelte terapeutiche delle famiglie.
Ragion per cui sono stati depositati alcuni emendamenti al DDL 770 attualmente in discussione in Senato per ribadire che la posizione della FNOMCEO non permette un confronto sereno sul tema, costituendo di fatto una violazione del codice deontologico dei medici, negando loro di agire in scienza e coscienza, soffocando la loro libertà di pensiero.
Di fatto la FNOMCEO sta imponendo la censura: non ci sono margini di confronto, non ci sono le condizioni per esprimersi in modo libero.
La censura viene imposta dallo stesso dispotismo sanitario che ha creato i dogmi e la scienza dalle verità assolute.
Senza il dubbio non vi è il progresso.
La violazione della Costituzione è già in atto sotto molteplici forme.
Occorre fermare questo treno in corsa.
Per questa ragione serve appellarsi, ancora una volta, al buonsenso delle Commissioni coinvolte nella stesura del DDL 770 affinché, col loro contributo, si possa tornare sul binario della democrazia.