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PROROGA DI UN INGIUSTIFICATO OBBLIGO COERCITIVO

#Vaccinazioni: obbligo si, obbligo no, e l'evidenza scientifica è la grande assente

#Vaccinazioni: obbligo si, obbligo no, e l'evidenza scientifica è la grande assente
  • PROROGA DI UN INGIUSTIFICATO OBBLIGO COERCITIVO
3 - 6 minuti di lettura

La legge Lorenzin potrebbe essere rivista, ma lo Stato tace la debacle del Nitag e del Ministero della Salute e si prepara a confermare l’obbligo.

La normativa prevede che ad agosto 2020 si possa avviare l’iter per una revisione sull’obbligo della vaccinazione quadrivalente (morbillo, parotite, rosolia, varicella) qualora i valori di copertura siano sopra la soglia del 95%.

Gli altri 6 vaccini imposti (tetano, difterite, pertosse acellulare, epatite B, poliomielite e haemophilus influenzale di tipo b) resterebbero invece obbligatori in maniera permanente.

A breve, in base alla verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, ci sarebbe quindi la possibilità di rivedere la tanto discussa legge.

Il Nitag (National Immunization Technical Advisory Group), creato con decreto del Ministero della Salute del 27 agosto 2018, con lo scopo di monitorare la sperimentazione vaccinale voluta dalla legge Lorenzin, dovrebbe quindi definire se l’obbligo non sia più necessario (se si sia raggiunta cioè una copertura vaccinale soddisfacente) o sia addirittura controproducente (qualora si fossero registrati effetti collaterali).

Da procedura, solo dopo che il Nitag ha stilato il relativo rapporto, il Ministero della Salute può procedere, tramite decreto, alla revisione ed eventuale cessazione dell’obbligo vaccinale.

Ma, ormai prossimi al momento in cui la legge Lorenzin potrebbe essere rivista … colpo di scena!
Come si legge nel rapporto pubblicato da “Quotidiano Sanità” del 13 giugno 2020 1, non solo il Nitag non è stato in grado di monitorare l'incidenza delle malattie infettive e l'efficacia dei programmi di vaccinazione, ma, e qui sta la beffa, non risulta ancora pienamente funzionante l’anagrafe vaccinale nazionale in carico al Ministero della Salute, istituita proprio per monitorare in maniera efficace la sperimentazione dei programmi vaccinali attualmente vigenti.

La conclusione a cui sono giunte le autorità sanitarie preposte è a dir poco sconvolgente.
Siccome chi deve decidere non ha dati certi per farlo, le attuali politiche vaccinali, imposte a neonati e bambini, dovranno essere mantenute in maniera coercitiva in attesa che qualcuno monitori l'incidenza delle malattie infettive e l'efficacia dei programmi di vaccinazione resi obbligatori dalla legge Lorenzin, finalità per cui era stato appositamente creato circa due anni fa il Nitag 2.

Ci troviamo di fronte all’ennesimo scandalo all’italiana che chi ci governa tenta, fino a questo momento con successo, di far passare in sordina.

In attesa che si agisca concretamente e fermamente a tutela dei diritti degli esseri umani, ed in particolare dei bambini, urge denunciare fermamente la totale mancanza di scientificità nella campagna vaccinale in vigore dal 2017 dato che a rischio c’è la tutela della salute dei più piccoli.

A prescindere da come la si possa pensare sulla reale efficacia dei vaccini, sottoporre a trattamenti sanitari obbligatori degli individui, senza alcun monitoraggio degli effetti, è un abominio contro l’umanità, ancor più se si tratta di bambini.

Bambini che, se non rispettosi dell’obbligo vaccinale, vengono a prescindere esclusi da quel tessuto sociale fondamentale per il loro equilibrio psichico com’è quello scolastico, senza che si possa affermare con chiarezza ed evidenza, causa mancanza di dati, che quest’atto di isolamento sociale sia davvero necessario e utile a fini sanitari e scientifici.

Si rischia di bloccare la crescita psico-fisica di un essere umano, che si forma e si forgia proprio nell’incontro con gli altri, a fronte di un rischio sanitario tutt’altro che dimostrato ed oggettivo.

Ma il nostro Governo, anziché valutare un radicale e onesto cambiamento della politica sanitaria, anche a fronte di tutti questi legittimi dubbi e preoccupazioni, preferisce perseguire politiche sanitarie più commerciali che etico-sociali, rinnovando collaborazioni già in essere e definendo nuovi accordi sanitari con possibili conflitti di interesse.

“Il piano nazionale per la prevenzione vaccinale e la legge sull’obbligatorietà scolastica hanno funzionato benissimo” dichiara Ricciardi in una recente intervista 3.

“10 immunizzazioni necessarie alla presenza scolastica” sentenzia il consulente del Governo, che non soltanto insiste sul proseguimento dell’obbligo ma addirittura rilancia con l’aggiunta dell’antinfluenzale.

Immunizzazioni, o presunte tali, verrebbe da obiettare vista l’impossibilità di valutare dati certi.

Prendendo in prestito le parole del sommo poeta Dante Alighieri, si potrebbe dire che dell’immunità non v’è certezza!
Lo slogan “vaccinato non vuol dire immunizzato” è molto più veritiero a livello scientifico che non a livello propagandistico.

In vista delle ingenti somme di denaro concesse dalla Comunità Europea e che il nostro Stato si troverà a gestire, sarebbe auspicabile che si pensasse, soprattutto per il bene dei bambini, ad una profonda revisione della legge Lorenzin che non preveda alcun obbligo, ma che proponga piani vaccinali studiati e mirati in base alle caratteristiche genetiche e familiari di ciascun individuo, a screening pre-vaccinali gratuiti volti a valutare attentamente rischi e benefici sulla base di reali evidenze scientifiche, alla re-introduzione dei vaccini mono-dose, introvabili sui nostri mercati, ma disponibili per altri mercati tipo quello del Medio Oriente o del Sud-Est Asiatico, come dimostrano i dati diramati dalla GAVI Alliance (precedentemente “Alleanza Mondiale per Vaccini e Immunizzazione”) negli ultimi 3 anni 4.

Sarebbe ancor più auspicabile che lo Stato, anziché affidarsi a sedicenti filantropi o a discutibili organizzazioni o task force sanitarie, guidate da personaggi il cui comportamento è tutt’altro che limpido, agisse in maniera indipendente, trasparente ed onesta, ricostruendo quell’indispensabile rapporto di fiducia con la collettività che porterebbe gli individui a sentirsi realmente tutelati e considerati e non vittime di poteri oscuri che agiscono con la violenza del potere e con la legge dell’obbligo.

Isaiah Berlin, filosofo e politologo britannico, sosteneva che “l'essenza della libertà è sempre consistita nella capacità di scegliere come si vuole scegliere e perché così si vuole, senza costrizioni o intimidazioni, senza che un sistema immenso ci inghiotta”.

La vera libertà è quella di scelta, sempre!

 

Fonti:

  1. Quotidiano Sanità | 21 luglio 2020 | Vaccini obbligatori. Per esperti ministero mancano dati per decidere se togliere obbligo a morbillo, parotite, rosolia e varicella: “Anagrafe nazionale non funziona ancora. Rischioso decidere senza informazioni complete”
  2. La Repubblica | 23 luglio 2020 | Vaccini per l'infanzia, resta l'obbligo. Ma solo perché mancano i dati per decidere
  3. Yahoo Notizie | 22 luglio 2020 | Vaccini, Ricciardi: "Legge su obbligo a scuola ha funzionato, non modificarla"
  4. Gavi Annual Progress Report

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