Lettere alla redazione

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Vaccini, lettera al Vice Presidente Salvini

Vaccini, lettera al Vice Presidente Salvini
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3 - 6 minuti di lettura

A pochi giorni dalla lettera inviata ai Ministri Fontana e Bussetti e all'altro  Vice Presidente Di Maio, ecco che in redazione arriva un'altro testo che il gruppo lombardo Genitori del NO Obbligo Lombardia chiede di pubblicare.

Egregio Vicepresidente Matteo Salvini, 
il Governo del Cambiamento si è insediato da oramai quasi un anno.

Di recente abbiamo scritto ai suoi colleghi Ministri Fontana, Bussetti e Di Maio per mettere in luce numerose criticità relative alla scarnificazione di alcuni diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione. Al seguente link trova copia della nostra lettera: https://www.informazionelibera.org/lettere-alla-redazione/vaccini-lettera-ai-ministri-bussetti-fontana-e-di-maio.html.

Era doveroso, pertanto, interpellare anche Lei in qualità di Ministro e Vicepresidente, poiché proprio in questi giorni si stanno verificando alcuni avvenimenti che reputiamo assai gravi.

Ci presentiamo come un gruppo di genitori lombardi da sempre attenti alle tematiche genitoriali, costituito come comitato nel 2016.

Sarà certamente al corrente delle incursioni dei NAS che hanno avuto luogo questa settimana presso le scuole Waldorf-Steiner di tutta Italia per la verifica dei certificati vaccinali.
L’utilizzo delle forze dell’ordine è apparsa una forzatura non da poco considerata la finalità del controllo dei libretti vaccinali, anziché la verifica dei requisiti di sicurezza e agibilità scolastica oppure la regolarità delle norme igienico-sanitarie per la somministrazione dei pasti, che rappresentano la vera piaga delle nostre scuole fatiscenti.

Siamo piuttosto sconvolti da queste misure decisamente eccessive, soprattutto in virtù della solerzia con la quale si sono svolte le operazioni in maniera capillare su tutto il territorio italiano, alla stregua di una maxi operazione, al pari da quelle svolte dal nucleo operativo antimafia.

Speravamo che con la nascita del Ministero per la Famiglia, un’istituzione che avrebbe dovuto dimostrarsi attenta e capace di cogliere le potenzialità delle famiglie italiane in termini  economici e sociali, qualcosa sarebbe cambiato nei nostri confronti.

Invece le forze dell’ordine vengono impiegate contro il patrimonio più prezioso che possediamo: i nostri figli.
Il contrario da quanto ci aspettavamo, stiamo vivendo tempi bui e discriminatori su molti fronti, a partire dal tema vaccinale che esclude i bambini dalle scuole da 0 a 6 anni per via della legge 119/2017, che rischia di estendersi a tutte le fasce di età se sarà approvato il DDL 770, così come attualmente proposto in Senato.

Se vogliamo davvero proteggere le famiglie occorre occuparsi di loro a 360 gradi, solo così i nostri tassi di natalità in Italia potranno tornare a salire.

Molti di noi genitori vaccinando il primo figlio hanno vissuto l’esperienza delle reazioni avverse, pertanto siamo molto cauti nel procedere con le vaccinazioni, anche di un secondo figlio, ebbene, per questi bimbi non sono previsti né esoneri né certezze.

Noi genitori non ce la sentiamo di rischiare sulla pelle dei nostri figli, ma non vogliamo essere bollati come no-vax, assolutamente questa etichetta non ci rappresenta, non vogliamo nessuna etichetta!
Si tratta di una scelta fatta analizzando i rischi, considerando l’anamnesi dei nostri figlie e l’esperienza pregressa, compresi i racconti di qualche papà vaccinato durante il servizio di leva militare obbligatoria.

I medici hanno paura di esonerare molti dei nostri figli, anche in presenza di reazione avversa pregressa nella speranza che non accada nulla, tuttavia lasciando firmare il consenso informato alle famiglie, delegando pertanto  la responsabilità ai genitori.

Follia pura, noi amiamo i nostri figli e vogliamo il meglio per loro. Chi garantisce per noi? 
Ma Lei è sicuramente a conoscenza di tutto ciò che la legge 119/2017, ha comportato.

Lei, che si è speso molto per questa causa in campagna elettorale, ma purtroppo ad oggi non vediamo uno spiraglio di luce in fondo al tunnel.

Da due anni a questa parte, infatti, il rapporto di fiducia tra scuola, medici e famiglie si è andato velocemente logorando. Il tema vaccini non è più un tema sul quale ci si può confrontare serenamente né con gli esperti di settore, né tra genitori.
La propaganda mediatica alimentata da un certo ramo della politica, ha creato soltanto spaccatura sociale.
Stando alla legge attuale, i nostri figli, i nostri bambini italiani rischiano da un giorno all'altro di essere messi alla porta delle loro rispettive scuole, nel loro paese. E in molti casi è già avvenuto.

Senza alcun beneficio sanitario per la collettività e senza alcun beneficio per loro stessi, dato che un genitore responsabile non prende una decisione perché sotto ricatto.
Senza nemmeno valutare da un punto di vista psico-emotivo, quale possano essere le conseguenze per un bambino di 3-4-5 anni che vive nella collettività da sempre.

Il messaggio passato, ovvero il sacrificio del singolo a tutela della collettività, lo troviamo “non conforme” ai dettami del buonsenso né a quelli dell’etica.
Non crediamo che ci sia un solo genitore al mondo che accetti l'idea di sacrificare il proprio figlio per tutelare qualsivoglia altro soggetto.

Inoltre, far passare l’idea che un soggetto non immunizzato sia un soggetto pericoloso è scorretto sia da un punto di vista scientifico sia etico, oltretutto in virtù del fatto che il vaccino non dà garanzia di immunità, per cui è doppiamente errato.

Immaginiamo che voi tutti al Governo siate coscienti del fatto che la legge 119/2017 ha contribuito all'insuccesso abnorme del partito che l'ha promossa, in occasione delle ultime elezioni del 4 marzo 2018.
È innegabile, infatti, che essa abbia fornito un grande elemento di valutazione da parte di parecchie famiglie italiane.
Per questo motivo alle ultime elezioni il nostro voto è andato verso quei soggetti che si erano espressi a favore della libera scelta e dell'inclusione sociale.
Pertanto, ci permettiamo di chiederle una concreta inversione di rotta sul tema, a nome dei nostri figli, passando concretamente dalle parole ai fatti.

Le auguro di riuscire a vincere una sfida molto importante, ovvero quella di ristabilire la fiducia nelle istituzioni e nei medici, che migliaia di famiglie italiane hanno ormai perduto.

Nello sgomento di queste tristi giornate di terrore, non si spegne, tuttavia, la speranza in attesa di sviluppi positivi.

Evviva l’Italia dell'inclusione e dei diritti sociali! Speriamo di tornare a toccarli con mano.

Ringraziandola per la gentile attenzione, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Comitato Genitori NO Obbligo Lombardia

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