Notizie dalle Regioni

QUESTA E' LA ROTTA. TUTTO IN REGOLA? NO!

Arconate (MI): Green Pass per accedere ad evento in piazza. Esclusivamente da seduti.

Arconate (MI): Green Pass per accedere ad evento in piazza. Esclusivamente da seduti.
  • QUESTA E' LA ROTTA. TUTTO IN REGOLA? NO!
5 - 9 minuti di lettura

Lo apprendiamo direttamente dal sito istituzionale del Comune che dalle proprie pagine web esplicita «L'Amministrazione Comunale di Arconate, dopo la stagione buia del Covid, riparte con l'organizzazione degli eventi estivi. Le manifestazioni si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti-contagio, per festeggiare in piena sicurezza! È per questo motivo che si richiede, in ingresso, l'esibizione del "Green Pass" e il rispetto di alcune regole basilari per evitare possibili situazioni di contagio.»

Senza voler ingaggiare una campagna esplicita contro il particolare Comune - dato che non è il primo e nemmeno l'ultimo -, singolare il fatto che si faccia appello "al rispetto di alcune regole basilari", quando chi predica o finge di predicare bene, poi nella realtà razzola male.

Si, perché in tutto questo contesto in cui l'emergenza sanitaria, almeno nei fatti, risulta essere lontana, si vanno a ledere i principali diritti dell'individuo facendo leva nuovamente sulla paura, ma soprattutto non si rispettano nemmeno i pareri e gli indirizzi forniti dagli enti istituzionali come il Garante della Privacy e la Costituzione Italiana.

Ma del resto si sa, quando una pandemia diventa di natura "politica", nulla si può fare per scovare lucidità in mezzo a tante eresie che vogliono tenere lontane le responsabilità da chi realmente è il principale complice della diffusione dei contagi e di tutti i decessi avvenuti nel nostro paese.

E' già singolare il fatto che un Comune invochi regole e sicurezza da un sito web 1 che per nulla le rispetta, almeno dal punto di vista informatico perché i più attenti si sono subito accorti, nel visitarlo, che ci sono due importanti problemi.
Il primo riguarda il fatto che il sito (ad oggi) non è in connessione sicura tramite un certificato SSL.
Per chi non è un addetto ai lavori, ma comunque naviga sul web, deve sapere che SSL è l'acronimo di "Secure Sockets Layer", un protocollo che consente la trasmissione di informazioni in modo criptato e sicuro. Con un certificato SSL, quindi, è possibile proteggere i dati degli utenti del proprio sito web impedendo a terzi di intercettare e leggere le informazioni trasferite.

Il secondo problema, come esplicitato dalla stessa pagina dedicata all'informativa della Privacy del relativo sito, è che gli utenti sono tracciati: "Al momento le tue visite vengono tracciate. Togli la spunta a questa casella per escluderti (opt-out)."
La normativa italiana, che si è già per buona parte adeguata a quella europea, esplicita che un sito web non può installare alcun cookie (se non il cookie tecnico di sessione anonimo) fino ad esplicita autorizzazione dell'utente, soprattutto per ciò che concerne il tracciamento di terze parti (tipicamente sistemi di analisi sulla navigazione e comportamento degli utenti).

I due paragrafi qui sopra ai più possono apparire una pignoleria, ma in effetti così non è.
Del resto non ci stupiamo di questo deficit del Comune di Arconate (che siamo sicuri provvederà a mettere in regola anche il proprio canale di comunicazione come tanti altri comuni italiani) in quanto, attraverso i suoi referenti e lo stesso Sindaco che ha firmato l'ordinanza di divieto d'accesso a chi non in possesso del green pass, evidenzia di non aver colto quanto fornito come indirizzo il Garante.

Nei giorni scorsi abbiamo citato il Garante della Privacy sul tema Covid-19 sul posto di lavoro e dei problemi relativi al trattamento dei dati sulla vaccinazione e soprattutto sulla discriminante nei confronti di un dipendente che ha, o meno, aderito alla campagna vaccinale 2

Riprendiamo un passaggio fondamentale:

Il Garante per la privacy ha adottato un documento di indirizzo sulla vaccinazione nei luoghi di lavoro, per fornire indicazioni generali sul trattamento dei dati personali, in attesa di un definitivo assetto regolatorio.
Le conclusioni sono che "tenuto conto dello squilibrio del rapporto tra datore di lavoratore e dipendente, il consenso del lavoratore non può costituire in questi casi un valido presupposto per trattare i dati sulla vaccinazione così come non è consentito far derivare alcuna conseguenza, né positiva né negativa, dall’adesione o meno alla campagna vaccinale.".

Perché citiamo questo passaggio? Semplice, perché il Comune di Arconate (ma certamente altri comuni commetteranno lo stesso errore), nella pagina del primo di una serie di eventi estivi che si terranno in piazza, esplicita:

Lunedì 26 luglio sarà possibile partecipare all'evento solo ed esclusivamente esibendo la "Certificazione verde COVID-19", ovvero il cosiddetto "Green Pass". Il "Green Pass" si ottiene dopo la vaccinazione, secondo le norme stabilite dal Governo, o a seguito di un tampone molecolare o antigenico rapido, con esito negativo, effettuato non oltre le 48 ore precedenti all'evento, oppure a seguito di certificato di guarigione dal Covid-19 avvenuta non oltre i 6 mesi.

I criteri e le regole per ottenere il "Green Pass" sono disponibili al sito https://www.dgc.gov.it/web/ e potrebbero subire aggiornamenti. Pertanto, si raccomanda di consultare il sito i giorni prima dell'evento.

Lo staff presente ai varchi controllerà la validità della "Certificazione verde COVID-19". Chi non sarà in possesso del "Green Pass" (o in possesso di "Green Pass" scaduto) NON potrà accedere all'area concerto.

 

Riprendiamo l'ultimo paragrafo che si riferisce allo "Staff": non comprendiamo come sia possibile che del personale posto agli estremi della piazza dove si terrà l'evento possa trattare un dato così sensibile come quello sanitario, quando secondo il Garante, in attesa di normativa, esplicita che questo non è possibile nemmeno in un ambiente di lavoro.

Ma soprattutto, un argomento così importante come quello della vaccinazione anti-covid, quando non hanno la men che minima idea delle motivazioni che potrebbero aver portato la persona a non sottoporsi al trattamento sanitario, deve nascere una discussione per strada? Torniamo ai tempi degli untori? Veramente vogliamo alimentare questo grado di ignoranza quando siamo in un periodo estivo dove il numero dei contagi è così basso da non giustificare tutto quanto sta avvenendo?

Ma fin quando si farà leva politica sulla Covid-19 non ne usciremo, perché ci sarà sempre il politico di turno che punterà il dito verso chi, anche con giustificazione e dati alla mano, allenterà le restrizioni per tornare a vivere.
E quel politico continuerà a farlo, a fare leva sulla paura, a cercare di dimostrare che lui "pensa seriamente alla salute della propria platea",  per quel consenso elettorale da parte di chi non conosce ciò che negli ospedali è avvenuto, e sta ancora avvenendo 3.

Le idee chiare non ci sono nemmeno alla Prefettura di Milano, la quale risponde a una cittadina italiana - che gentilmente ci ha fatto avere il documento -, nel quale troviamo:

Oggetto: Comune di Arconate - Limitazione servizi di ristorazione in occasione di evento in piazza

In risposta alla ora qui pervenuta l’8 luglio u.s., si rappresenta che ai sensi dell’art. 32 della Legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale), in materia di igiene e sanità pubblica il sindaco può adottare ordinanze di carattere contingibile ed urgente, con efficacia estesa al territorio comunale.

A tali ordinanze opera espresso invio il Decreto Legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla L. 22 maggio 2020, n. 35, il quale - nel disciplinare l’adozione delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 - fa salvi gli effetti delle ordinanze adottate nei sensi e con i presupposti sopra indicati.

Nel caso descritto, la connessione delle limitazioni introdotte con l’evento organizzato nella pubblica piazza appare compatibile con le vigenti previsioni, che stabiliscono - nel caso di particolari eventi - che l’accesso allo spazio dedicato o la fruizione dei servizi possa essere riservata a coloro che sono in possesso di certificazione verde Covid-19.

(nelle fonti il documento originale 4 )

 

Doveroso notare che la Prefettura non si pronuncia nello specifico su chi tratterà i dati degli ignari cittadini che tenteranno di accedere all'evento.

Altrettanto importante notare che chi firma il documento esprime una opinione affermando che "la connessione delle limitazioni introdotte con l’evento organizzato nella pubblica piazza appare compatibile con le vigenti previsioni".

Quali sono le "vigenti previsioni"? Quello che appare evidente è che tra gli italiani c'è confusione tra chi ritiene di essere veramente libero dopo l'introduzione del "Green Pass", perché non ha compreso che la libertà è subordinata a un documento che per ora sembra non essere vincolatorio in quanto privo di legislazione chiara, ma che per gli spostamenti vuole essere l'imposizione di molti paesi europei.

E qui sulla lesione dei diritti civili ci sarebbe molto da scrivere, come altrettanto ci sarebbe da scrivere sulle responsabilità di questo Governo e di quello precedente sulla gestione dei pazienti Covid, lasciati morire non volendo riconoscere anche l'esistenza delle terapie.

I dubbi sulla gestione di questo evento, da molteplici punti di vista, sono molti. E non solo nostri.
Ha attirato anche l'attenzione di studi legali a Bruxelles che hanno potuto leggere, nel regolamento comunale allegato all'evento, una serie infinita di incongruenze e di violazioni che speriamo arrivino presto al Sindaco di Arconate che possa così andare a correggere quanto studiato per la sicurezza di questa piazza.

E' poi la stessa cosa avvenuta anche in Umbria, dove una serie di eventi subordinati inizialmente al certificato verde, meno di 24 ore fa hanno visto l'intervento della direzione: «Vi comunichiamo che per l’accesso agli eventi di #UJ21 ??? è obbligatorio esibire la certificazione verde e/o green pass. Durante i concerti sarà necessario rispettare le seguenti norme anti-covid».

Ovviamente ogni diritto di replica è consentito anche dalle nostre pagine.

 

Fonti:

  1. Comune di Arconate | Prenotazione eventi | 26 luglio 2021
  2. Informazione Libera Press | Brescia: 4 ore di permesso retribuito. L'accordo quadro decide che a pagare siano gli imprenditori | 7 luglio 2021
  3. Informazione Libera Press | Reazioni avverse ai vaccini Covid: confermato sovraffollamento dei Pronto Soccorso | 25 giugno 2021
  4. pdfDocumento Prefettura di Milano | ad oggetto: "Comune di Arconate - Limitazione servizi di ristorazione in occasione di evento in piazza" in risposta ad interrogazione di libero cittadino

Leggi anche

Altre notizie

{Informazione Libera Press} è puro volontariato giornalistico, nulla è chiesto dagli autori degli articoli pubblicati.
Il progetto editoriale è sostenuto nell’aspetto tecnico e sistemistico, amministrativo, economico e legale da S-D CONSULTING.

Approfondisci la storia del portale, clicca qui.

Rubriche principali

Riferimenti e recapiti

  • fas fa-home Via Cefalonia 55,
    25124 - Brescia
  • fas fa-address-card P. IVA: 03608570176

Sei interessato?

Informazione Libera Press

Cerca...

Data

Vuoi contribuire?

 Desideri contribuire ad espandere il progetto?

Il tuo interesse potrebbe essere quello di chiedere alla redazione informazioni o fonti non indicate su qualche articolo?

Oppure ti interessa proporre un tuo articolo da pubblicare?

Se hai segnalazioni da fare non esitare a contattare la nostra redazione, ti risponderemo il più presto possibile.

Vuoi contribuire?

 Desideri contribuire ad espandere il progetto?

Il tuo interesse potrebbe essere quello di chiedere alla redazione informazioni o fonti non indicate su qualche articolo?

Oppure ti interessa proporre un tuo articolo da pubblicare? Se hai segnalazioni da fare non esitare a contattare la nostra redazione, ti risponderemo il più presto possibile.

Scrivi alla redazione