Una reazione avversa grave al vaccino, come recita il Tribunale, da portare all’”assistenza continua e cure particolari”.
Il calvario per una famiglia dell’Emilia Romagna che ottiene nel 2013, con sentenza definitiva del Tribunale di Modena, il riconoscimento del danno a seguito di una grave reazione avversa al vaccino.
Al danno irreparabile si aggiunge la beffa: un “tira e molla” da parte del Ministero della Salute che alterna comportamenti più che discutibili, tra mancate risposte e promesse di pagamenti imminenti che sistematicamente non si verificano.
Una famiglia già straziata dal dolore che deve reagire con ulteriori ricorsi, il primo nel 2016 al TAR, per ottenere gli arretrati della Legge 210/92, e ancora nel 2019, dopo ben sei anni dal riconoscimento definitivo, per l’indennizzo riconosciuto dalla Legge 229.
Nuovo ricorso e ennesimo risultato che porta sempre alla medesima sentenza: condanna al Ministero della Salute affinché dia seguito agli indennizzi riconosciuti al danneggiato.
C’è da chiedersi se l’informazione tanto auspicata in materia di vaccini converge anche sul mettere a conoscenza le famiglie di questi retroscena.